Scatta l’austerity in Arabia Saudita che annuncia misure senza precedenti nel tentativo di affrontare l’enorme deficit zavorrato dal calo del prezzo del petrolio.
Il paese guida del cartello dell’OPEC ha dichiarato un deficit record di 98 miliardi di dollari, nel 2015.
Un livello “insostenibile” che ha costretto le autorità a correre ai ripari annunciando una serie di misure che ritoccheranno sensibilmente i prezzi della benzina, dell’acqua, dell’elettricità e di altri prodotti finora ampiamente sovvenzionati. A partire da oggi il prezzo della benzina aumenterà del 40%. Previsto anche un rincaro delle bollette elettriche per i cittadini più ricchi e un incremento delle tariffe dell’acqua.
Il governo cercherà anche di attuare un piano per l’introduzione di una imposta sulle vendite nei sei paesi del Golfo arabo.
Il piano di austerità e riforme, ha suscitato allarme nel mondo imprenditoriale saudita, già in difficoltà quest’anno per i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
Il Prodotto Interno Lordo è atteso quest’anno in aumento del 3,3%, ma già dal prossimo anno è visto in forte decelerazione.