L’anticipazione, molto scarna, arriva dal Wall Street Journal (solitamente ben informato sulle novità di casa Apple), che a sua volta la riprende da diversi siti specializzati (da Digitimes a iLounge): l’azienda di Cupertino, pochi mesi dopo l’uscita dell’iPhone 5, sarebbe intenzionata a lanciare sul mercato un nuovo iPhone low cost.
Secondo il Wsj, il nuovo gioiello della mela morsicata, definito “a new budget iPhone model”, sarebbe di fatto semplicemente la versione più economica dell’ultimo melafonino, con le stesse dimensioni (schermo touch screen 4 pollici, è l’unico dettaglio rivelato) e le stesse caratteristiche. La differenza starebbe nei materiali utilizzati, di bassa gamma tramite il riciclaggio di vecchi prodotti.
Alcune fonti parlano anche di un nuovo design, sulla scìa del successo dell’iPad mini in particolare in Cina, e infatti proprio per questo motivo il nuovo smartphone dovrebbe essere inizialmente destinato solo al gigante asiatico e ai Paesi emergenti. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che il Wall Street Journal, avaro di ulteriori dettagli, incentra la sua analisi, esprimendo più di una perplessità sulla fondatezza dell’eventuale strategia.
Il quotidiano economico statunitense ricorda infatti che nel terzo trimestre 2012, Apple ha tenuto solo il 14,6% delle vendite di smartphone in tutto il mondo, in crollo del 23% rispetto all’ultimo periodo del 2011. Al contrario, i rivali coreani di Samsung sono cresciuti esponenzialmente passando dall’8,8% della quota di mercato di fine 2010 al 31,3% del terzo trimestre 2012. Senza contare che, nonostante il contesto di crisi e il maggiore appeal di Cupertino, Samsung ha chiuso l’anno con un altro utile record trimestrale, facendo sapere che si aspetta che l’utile operativo salga da 8,1 a 8,5 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi del 2012.
Sarà dunque corretta la strategia di Apple di puntare al low cost solo nei Paesi emergenti? Forse no, visto che il costo dell’iPhone 5 (649 dollari negli Usa, anche di più all’estero considerando i cambi valutari) è già di suo superiore a quello di diversi prodotti dell’universo Android, le cui performance sono altrettanto competitive ma ad un prezzo più accessibile. Le preoccupazioni, comunque, non sono solo del Wsj: dal mese di settembre, quando ha raggiunto il picco a Wall Street toccando i 702 dollari per azione (in concomitanza con l’uscita dell’ultimo gioiellino), il titolo Apple è sceso del 25%.