Sarà la webTv il nuovo terreno di sfida tra i grandi colossi di internet. Siti che, legalmente, offrono gratis contenuti video, tra cui film, show e serie tv, da guardare online sul proprio computer. Il fenomeno, poco diffuso in Italia dove lo streaming è sinonimo di violazione del copyright, ha spopolato negli Stati Uniti.
Non poteva certo rinunciare a espandersi in questo campo Steve Jobs. Il carismatico guru della Apple ha preso di mira il popolare sito Hulu.com, tv on demand che gratuitamente fornisce un servizio acccessibile a tutti. Motto del noto sito di televisione in streaming è “ovunque, a qualsiasi ora”. Basta infatti, un computer, un telefonino o un tablet per avere un piccolo schermo a propria disposizione. Si subisce un po’ di pubblicità e qualche limitazione di tempo (che si può evitare stipulando un abbonamento da 7,99$).
Hulu.com, joint venture fra tre grandi network statunitensi (Nbc, Abc e Fox) è solo uno dei principali siti di tv in streaming, a farli concorrenza negli ultimi tempi c’è anche Netflix, che nato come servizio a noleggio di dvd e vhs ha ormai da tempo scoperto le potenzialità della tv on demand sul web.
I principali guadagni di questa attività arrivano dalle inserzioni pubblicitarie ma la concorrenza con la conseguente diminuzione dei contatti ha fatto diminuire gli introiti della compagnia di Jason Kilar ed ecco quindi le motivazioni che hanno spinto la vendita all’asta, che parte da un modico prezzo di 2 miliardi di dollari.
A contendersi l’ambito sito oltre alla Apple, ci sono Google, Amazon e Yahoo. Per la compagnia di Cupertino, l’acquisto di Hulu sarebbe un vero successo, l’offerta della televisione in streaming affiancherebbe la vendita di musica, film e serie tv su iTunes, facendo così lievitare gli gli incassi.
Reuters.com
