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Apple verso stangata da 13 miliardi: avvocato generale Ue annulla sentenza sugli accordi di tassazione in Irlanda

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Apple rischia una stangata da 13-14 miliardi di euro a causa del trattamento fiscale di vantaggio che aveva ottenuto dall’Irlanda e che per oltre 20 anni ne hanno ridotto il carico fiscale fino allo 0,005%.

L’avvocato generale presso la Corte di giustizia europea, Giovanni Pitruzzella, già a capo dell’Antitrust italiano, ha infatti emesso un parere in cui suggerisce di annullare una sentenza che aveva a sua volta bocciato un provvedimento della Commissione europea contro due “fiscal ruling” dell’Irlanda a favore di Apple.

Il parere di Pitruzzella che potrebbe costare a Apple 14 miliardi di euro

Secondo l’avvocato, infatti, la causa deve essere rinviata al Tribunale dell’Unione (organo di primo grado) che a sua volta dovrà procedere a una nuova decisione nel merito, perché “ha commesso una serie di errori di diritto” e anche alcuni metodologici. La Corte si pronuncerà nei prossimi mesi e di solito si allinea a quattro raccomandazioni su cinque dei suoi avvocati generali.

Secondo il Financial Times la partita riguarda un ammontare che supera i 14 miliardi di euro. I “ruling fiscali” sono accordi che consentono alle imprese di ottenere dall’amministrazione tributaria una decisione anticipata sul trattamento fiscale al quale saranno assoggettate. Nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due provvedimenti di questo genere nei confronti di due società del gruppo Apple (Apple Sales International – Asi e Apple Operations Europe -Aoe), costituite in base al diritto irlandese, ma non fiscalmente residenti in Irlanda.

La vicenda giudiziaria

La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2015, quando Margrethe Vestager, allora numero uno dell’Antitrust Ue ha avviato una battaglia contro le agevolazioni alle multinazionali concesse da alcuni Paesi europei, rei di falsare la concorrenza. Nel dettaglio, la Commissione Ue ha considerato “aiuti di Stato” i vantaggi che l’Irlanda attribuiva alla società di Cupertino e ha ordinato a Dublino di recuperare circa 13,1 miliardi di euro di tasse.

Quesi soldi (più altri 1,2 miliardi di interessi) sono stati recuperati dall’Irlanda nel 2018, ma due anni dopo Apple ha fatto ricorso in giudizio. Il Tribunale dell’Unione ha quindi annullato la decisione della Commissione, ritenendo che non fosse provata l’esistenza di un vantaggio derivante dalle agevolazioni fiscali. 

Non è finita qui: la Commissione ha a sua volta impugnato la sentenza davanti alla Corte di Giustizia e, ultimo passaggio finora, l’Avvocato generale si è espresso a favore di Bruxelles.

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