Difficile parlare, in questo caso, di “singolar tenzone”. Qui l’ascia è sempre dissotterrata e la battaglia non accenna a fermarsi. La vera ed eterna guerra fredda tra est e ovest viaggia tra la California e la Corea del Sud e vede Apple e Samsung sfidarsi continuamente in una lotta senza fine.
Dopo la prima battaglia, che si è conclusa con la sconfitta dei coreani, a cui è stata affibiata una pesante multa, questa settimana comincia un nuovo processo davanti al tribunale di San Francisco. E il giudice è sempre lo stesso.
Ancora una volta, i due gruppi si accusano l’un l’altro di violazione di brevetti. E mettono sul piatto una serie di modelli recenti di smartphone e tablet, inclusi i celebri iPhone 5 e Samsung Galaxy S3, usciti entrambi nel 2012.
Samsung accusa Apple di violare due dei suoi brevetti. Apple chiede oltre 2 miliardi di dollari di danni, sostenendo che i coreani hanno venduto negli Usa più di 37 milioni di tablet violando 5 dei suoi brevetti.
L’azienda di Cupertino, inoltre, pretende circa 33 dollari per ogni telefono incriminato venduto e fino a 40 dollari per alcuni modelli.
I brevetti difesi da Apple riguardano le tecniche di sbloccaggio dello schermo touch, di correzione automatica delle parole, di accesso ai dati cercati dall’utente e l’uso di questi dati, come per esempio far partire una chiamata una volta trovato un numero di telefono.