X

Apple paga hacker per “violare” i propri software

Non è il primo colosso a fare una scelta tanto bizzarra. Dopo Fiat Chrysler e altre grandi imprese della Silicon Valley anche Apple ha deciso di stringere un patto con gli hacker. I “tradizionali” nemici dell’azienda di cupertino riceveranno addirittura una cospicua ricompensa in denaro per fare ciò che hanno sempre fatto: vale a dire provare a scovare i difetti dei software creati dalla celeberima casa della mela morsicata.

Ad annunciare la novità è lo stesso gruppo guidato da Tim Cook che, nell’ambito della conferenza stampa sulla sicurezza Black hat ha svelto una lista di vulnerabilità dei propri programmi. Dei “buchi che potrebbero mettere a repentaglio la privacy  e i dati degli utenti. Da qui l’idea. Per cercare di porre rimedio ai bug, Apple ricompenserà con 25mila dollari chiunque riesca a trovare delle vulnerabilità nella sicurezza dei dati.

L’importo salirà a 50mila dollari per la chiusura di eventuali porte d’accesso ad iCloud, mentre per i bug del firmare (il programma che gestisce le funzioni base dei dispositivi) il prezzo sale fino a 200mila dollari.

Cupertino ha inoltre dichiarato che, nel caso in cui gli hacker dovessero decidere di devolvere in beneficienza parte dei loro introiti, Apple darà la stessa cifra all’associazione prescelta. 

Dopo anni e anni di lotta dunque, Apple decide di stringere “un patto di non belligeranza” con i pirati informatici, allo scopo anche di evitare che decidano di lavorare per la criminalità organizzata. La stessa decisione era stata presa nel gennaio scorso dall’Fbi, che ha versato 1 milione di dollari al gruppo di hacker i che erano riusciti ad entrare nel cellulare di Syed Rizwan Farook, il killer che uccise 14 persone a San Bernardino, California, lo scorso dicembre.

Related Post
Categories: Tech