Lo scandalo Facebook – Cambridge Analytica e le ripercussioni politico-finanziarie che sta comportando spinge i giganti Tech a correre ai ripari prima di inciampare in altrettanto imbarazzanti “battute d’arresto”. La prima a muoversi è Apple che in vista dell’arrivo delle nuove regole – più severe – nell’Unione Europea, aggiorna le sue politiche sulla privacy per i dispositivi del gruppo e per iCloud e attacca frontalmente la società guidata da Mark Zuckerberg.
“Noi potremmo fare tonnellate di soldi se monetizzassimo i nostri clienti, se i nostri clienti fossero i nostri prodotti ma abbiamo scelto di non farlo: non intendiamo trafficare nella vostra vita personale. Per noi la privacy è un diritto umano, una libertà civile”, ha affermato il ceo Tim Cook in un’intervista a Recode e alla Msnbc che sarà trasmessa il 6 aprile prossimo, accodandosi agli altri big della Silicon Valley che avevano già usate parole molto dure nei confronti del colosso di Menlo Park.
Apple ha aggiornato la sua pagina web relativa alla privacy dicendo che entro la fine della primavera gli utenti avranno a disposizione nuovi strumenti per controllare le loro informazioni personali.
Le nuove norme di Cupertino arriveranno prima in Europa e poi – gradualmente – in tutto il mondo. Ogni utente avrà la possibilità di avere una copia dei dati in possesso di Apple. Una volta visionati, si avrà anche la possibilità di decidere cosa farne: richiedendo una modifica o addirittura la disattivazione e la cancellazione totale dell’account.
Una novità in linea con la General Data Protection Regulation che arriverà il prossimo 25 maggio in tutti gli Stati dell’Unione Europea al fine di regolamentare le modalità attraverso le quali le società possono raccogliere, conservare e monetizzare dati.
In caso di violazione, le aziende andranno incontro ad una sanzione salatissima: 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato dell’ultimo anno. La scelta delle autorità ricadrà sulla cifra più alta.
A recepire le novità annunciate da Apple è il nuovo aggiornamento del sistema operativo iOS, nella versione 11.3 diffusa ieri, che contiene anche i tanti attesi cambiamenti relativi alla batteria. Con la nuova versione di iOS, la società di Cupertino risolve il problema dell’obsolescenza programmata scoppiato mesi fa, quando Apple fu accusata di rallentare volontariamente gli iPhone più obsoleti senza avvisare gli utenti.
iOS 11.3 consente agli utenti di disattivare il rallentamento, ma a proprio rischio e pericolo. La disattivazione potrebbe infatti comportare un malfunzionamento del dispositivo, con spegnimenti o riavvii improvvisi.