C’è grande trepidazione, come sempre quando si parla di Apple, per il nuovo nato della casa della Mela, l’Ipad Mini, il tablet in formato ridotto che verrà presentato domani mattina (in Italia sarà ora di cena) a Cupertino.
L’attesa spasmodica degli appassionati di tecnologie o dei religiosi di Apple sta, dunque, per finire, anche se dell’iPad Mini si sa già quasi tutto, viste le incalcolabili indiscrezioni circolate nel web negli ultimi mesi. Si sa, ad esempio, che lo schermo sarà di 7,85 pollici, e che il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 329 dollari, una cifra molto maggiore rispetto alla concorrenza (rappresentata da Kindle Fire HD e Nexus 7). Come sempre, parrebbe, l’idea di Apple è quella di segnare sin dal prezzo la differenza di qualità con gli altri prodotti.
Quello che ancora non si sa, invece, è che tipo di connettività (3G o 4G) avrà l’iPad Mini, o se ne esisteranno anche versioni colorate, quale sarà la risoluzione dello schermo e altre questioni più o meno oziose che troveranno la loro naturale risposta domani, mentre c’è già chi si chiede se sua santità Steve Jobs (che riteneva l’iPad il tablet perfetto) sarebbe d’accordo con quest’operazione.
La versione originale dell’iPad, infatti, rischia di essere cannibalizzata dal nuovo nato (che dovrebbe arrivare in Italia dopo il 9 novembre), vedendo le sue vendite ridursi del 15%, ma a rischiare è tutta la concorrenza, agguerritissima, nel campo dei tablet, che rischia di essere spazzata letteralmente via e anche, in tempi di crisi, il mercato dei computer che, come avvertono alcuni analisti, potrebbero essere messo seriamente in difficoltà dalle più economiche tavolette.