Durante il keynote di settembre “It’s Glowtime”, trasmesso in diretta dallo Steve Jobs Theater di Cupertino presso l’Apple Campus, Apple ha tirato fuori dal cilindro le sue ultime meraviglie, tra cui l’attesissimo iPhone 16, l’Apple Watch 10 e le novità sugli AirPods di nuova generazione. Ma non solo: il vero protagonista è stato Apple Intelligence, una IA avanzata annunciata lo scorso giugno, con cui la casa di Cupertino si propone di inaugurare “una nuova era”, come dichiarato dal ceo Tim Cook.
Dopo il lancio dei nuovi prodotti, le azioni Apple sono leggermente scese (meno dell’1%). Successivamente, hanno guadagnato lo 0,041%, ma nel pre-market sono di nuovo in ribasso dello 0,014%. Gli analisti restano ottimisti: con l’introduzione di Apple Intelligence, prevedono vendite da record e una possibile impennata delle azioni.
Apple Watch 10: display più grande e design elegante e leggero
L’Apple Watch Serie 10 ha catturato immediatamente l’attenzione. Il nuovo modello è dotato di un display più ampio, più sottile e con una migliore visibilità, anche quando non lo si guarda direttamente. Il design, oltre a essere elegante, è più leggero, con uno spessore ridotto a 9,7 mm grazie a componenti miniaturizzati. Disponibile nei nuovi colori Jet Black e Rose, il Watch 10 introduce un processore a quattro core, l’S10, pensato per gestire le funzioni avanzate legate all’intelligenza artificiale e alle novità sul monitoraggio della salute, come il rilevamento dei disturbi del sonno. Migliorata anche la ricarica, che permette di raggiungere l’80% di autonomia in soli 30 minuti.
Il dispositivo include anche funzionalità avanzate per il monitoraggio dell’attività fisica, come la misurazione della temperatura e delle maree.
I modelli sono disponibili nelle versioni in alluminio (a partire da 459 euro) e in titanio (da 809 euro). Il lancio è previsto per il 20 settembre, con preordini già aperti.
AirPods 4 e Max: qualità audio e comfort migliorati
La quarta generazione degli AirPods si presenta con un design studiato per massimizzare il comfort, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale che ha analizzato migliaia di conformazioni auricolari. Anche l’audio fa un salto di qualità, con bassi più profondi e un miglioramento dello Spatial Audio. Novità anche per Siri, ora più efficiente nel riconoscere le voci in ambienti rumorosi. Il case degli AirPods è stato ridotto nelle dimensioni e ora supporta l’USB-C, garantendo fino a 30 ore di autonomia. Per il modello Max non ci sono stati aggiornamenti tecnici, ma è stata introdotta una nuova gamma di colori e una porta USB-C, insieme a un nuovo profilo audio. Interessante l’iniziativa legata alla salute: gli AirPods 4 includono anche una funzione per il test dell’udito, che regola il volume automaticamente in base ai risultati del test.
I prezzi partono da 149 euro per il modello base, mentre salgono a 199 euro per la versione con cancellazione attiva del rumore esterno (Active Noise Control).
L’Apple Watch Ultra 2, non ha introdotto un nuovo modello, ma un aggiornamento della versione esistente. Ora disponibile in una elegante colorazione nera satinata, l’Apple Watch Ultra 2 presenta una ghiera in titanio. Può già essere prenotato, ma sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 20 settembre, con un prezzo di partenza di 909 euro.
iPhone 16: colori, prestazioni e action button
Il momento clou dell’evento è stato, senza dubbio, la presentazione dell’iPhone 16, composta da quattro modelli: iPhone 16 base, Plus, Pro e Pro Max. Il nuovo modello si distingue per una palette di colori accesa, con due tonalità di azzurro, rosa, verde, bianco e nero. Il design rimane fedele alle dimensioni classiche, con schermi da 6,1 e 6,7 pollici per i modelli base e Plus e i modelli Pro, con schermi da 6,3 e 6,9 pollici, ma si introduce una maggiore resistenza grazie al Ceramic Shield, ora del 50% più robusto. L’altra grande novità è l’introduzione dell’action button, disponibile per tutte le versioni, che consente di accedere rapidamente a funzioni come la fotocamera o lo zoom.
In tutti i nuovi iPhone 16, il cuore pulsante è il chip A18, garantisce un miglioramento del 30% nelle prestazioni rispetto al modello precedente, offrendo al contempo una maggiore efficienza energetica. La Gpu, migliorata del 40%, rende il nuovo iPhone ancora più potente per chi usa app che richiedono molta grafica, come giochi o software di editing. Sul fronte del gaming, i nuovi iPhone supporteranno giochi di livello AAA, offrendo un’esperienza fluida e immersiva.
Le fotocamere posteriori includono un sensore principale da 48 megapixel e un grandangolo da 12 MP, con autofocus garantisce scatti definiti anche con angolazioni ampie. Il sistema Fusion Camera (disponibile solo sui modelli Pro) promette scatti di altissima qualità in qualsiasi condizione di luce, specialmente in modalità ritratto e zoom.
I nuovi iPhone 16 saranno disponibili per il preordine a partire da venerdì, con consegne dal 20 settembre. I prezzi partono da 979 euro per i modelli base, mentre il Plus costa 1.129 euro. I modelli Pro, saranno disponibili a partire da 1.239 euro e 1.489 euro per il Pro Max.
Arriva Apple Intelligence, ma non in Italia
Apple ha dedicato ampio spazio a Apple Intelligence, la nuova piattaforma di intelligenza artificiale integrata nei dispositivi come l’iPhone 16 e l’Apple Watch 10. Questa tecnologia offre diverse nuove funzionalità, tra cui la correzione dei testi, la creazione di emoji personalizzate, e la ricerca e creazione di immagini tramite IA. Siri, l’assistente vocale, sarà particolarmente potenziata: potrà eseguire compiti più personalizzati, occupare tutto lo schermo per visualizzare risposte più complete, e integrare immagini e informazioni rilevanti. L’attenzione alla privacy rimane un punto fermo: Apple ha confermato che i dati personali saranno trattati in modo sicuro sui suoi server. La Visual Intelligence, una funzione di realtà aumentata, permette di ottenere informazioni dettagliate su oggetti semplicemente puntando la fotocamera.
Tuttavia, per il momento, Apple Intelligence sarà disponibile solo in inglese, con l’introduzione di altre lingue, tra cui francese, tedesco e spagnolo, prevista per il 2025. Per l’italiano, invece, si dovrà attendere ancora di più.