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Apple Intelligence arriva in Italia: ecco tutto quello che c’è da sapere

Apple Intelligence è arrivata in Italia con l’ultimo l’aggiornamento di iOS 18.4. Ecco tutte le novità, dalla gestione intelligente delle attività alla generazione di immagini, con il supporto di ChatGPT. Un assistente che promette di semplificare la vita senza compromettere la privacy

Apple Intelligence arriva in Italia: ecco tutto quello che c’è da sapere

Dopo mesi di attesa e un bel po’ di hype tra gli appassionati di tecnologia, Apple Intelligence è finalmente arrivata in Italia. Con l’ultimo aggiornamento di iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS Sequoia 15.4, l’intelligenza artificiale made in Cupertino sbarca con nuove lingue, tra cui l’italiano, il francese e il tedesco, portando con sé un bel carico di novità.

Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Apple promette un’IA che non è solo “smart”, ma anche intuitiva e discreta, che si integra alla perfezione nei dispositivi senza invadere la privacy. Niente chatbot impacciati o suggerimenti discutibili: l’obiettivo è avere un assistente capace di semplificare la vita, gestire la propria agenda e rispondere alle esigenze in modo rapido ed efficiente.

E non è finita qui: gli utenti possono modificare testi con gli strumenti di scrittura, creare immagini con image playground, generare emoji personalizzate e persino eliminare oggetti indesiderati dalle foto con un semplice tocco. E poi c’è l’integrazione con ChatGPT, che rende Siri più versatile che mai.

In sintesi? Apple non si è limitata a un aggiornamento qualunque: ha ridisegnato il modo in cui si interagisce con i dispositivi. Vediamo cosa ci riserva nel dettaglio.

Come scaricare e attivare Apple Intelligence

L’aggiornamento che introduce Apple Intelligence è incluso nei nuovi iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15.4. Per installarlo, basta accedere alle impostazioni, selezionare aggiornamento software e avviare il download. Se l’aggiornamento non è ancora disponibile, basterà attendere, poiché Apple sta distribuendo gradualmente la nuova versione.

Per il corretto funzionamento di Apple Intelligence, il dispositivo deve disporre di almeno 7 gb di spazio libero, necessari per scaricare i modelli di intelligenza artificiale. Il download avverrà automaticamente quando si accederà alla sezione Apple Intelligence e Siri nelle impostazioni. È importante assicurarsi che il dispositivo sia connesso a una rete Wi-Fi stabile e alimentato. Alcune funzionalità avanzate, come la generazione di immagini tramite Genmoji, potrebbero richiedere il download di dati aggiuntivi.

Una volta completato l’aggiornamento, l’intelligenza artificiale si attiverà automaticamente, ma sarà possibile personalizzarne l’utilizzo tramite le impostazioni, decidendo in che misura Apple Intelligence dovrà interagire con le attività digitali del dispositivo.

Dopo l’aggiornamento, verrà visualizzata una schermata iniziale che guiderà l’utente nella configurazione. Tra le opzioni disponibili, sarà possibile scegliere se attivare immediatamente Apple Intelligence o rimandarne l’abilitazione. Prima di procedere, sarà necessario accettare i termini e le condizioni del servizio.

Quali sono i dispositivi compatibili?

Non tutti i dispositivi Apple sono compatibili con le nuove funzionalità di intelligenza artificiale. Come spesso accade con le tecnologie più avanzate, solo i dispositivi dotati dei processori Apple Silicon più recenti possono sfruttare appieno le potenzialità di Apple Intelligence. Di seguito, la lista ufficiale dei dispositivi compatibili:

  • iPhone 15 Pro e 15 Pro Max
  • iPad Pro con chip M1 e successivi
  • Mac con chip M1, M2 e M3

Se il proprio iPhone o Mac non rientra tra questi modelli, non sarà possibile accedere alle nuove funzionalità di Apple Intelligence. Sebbene questa scelta possa deludere molti utenti, Apple giustifica la limitazione con la necessità di hardware all’avanguardia per gestire le risorse richieste dall’intelligenza artificiale.

Cosa fa davvero Apple Intelligence?

Apple Intelligence è progettata per essere un assistente invisibile ma onnipresente, capace di semplificare e potenziare le attività quotidiane degli utenti. Tra le novità più interessanti, spiccano diverse funzioni di produttività, foto e personalizzazione:

  • Strumenti di scrittura: integrati in Mail, Messaggi, Note, Pages e altre app di terze parti, permettono di riscrivere, rivedere e riassumere testi. È possibile scegliere tra toni diversi, come professionale, conciso o amichevole, correggere errori grammaticali e lessicali e riassumere contenuti in formato paragrafo, lista o tabella.
  • Editing delle immagini: con la funzione “Ripulisci” è possibile rimuovere oggetti o persone indesiderate da foto. Inoltre, l’app Foto offre una ricerca migliorata tramite linguaggio naturale, che consente di trovare immagini o video descrivendo ciò che si sta cercando.
  • Image Playground: consente di generare immagini da descrizioni testuali, con possibilità di scegliere tra diversi stili grafici come animazione, illustrazione e disegno.
  • Genmoji: amplia le possibilità espressive delle emoji, permettendo di creare nuove varianti in base a emozioni o situazioni descritte dall’utente.
  • Gestione delle priorità: Apple Intelligence migliora la produttività evidenziando le email più urgenti e suggerendo risposte rapide. Le notifiche diventano intelligenti, riducendo le interruzioni solo a quelle davvero necessarie.
  • Intelligenza visiva: tramite l’iPhone 16 o modelli successivi, l’utente può ottenere informazioni istantanee sugli oggetti circostanti, riconoscendo testi, numeri di telefono e indirizzi e traducendoli o salvandoli nei contatti.

Siri diventa finalmente utile (forse)

Un’altra novità riguarda il miglioramento di Siri, l’assistente vocale di Apple. Siri non è mai stato l’assistente vocale più brillante sulla piazza, e spesso ha suscitato discussioni per la sua intelligenza limitata. Ora, grazie al supporto dell’IA, la situazione potrebbe finalmente cambiare. Siri è ora più intuitivo e contestuale, capace di comprendere richieste complesse e articolate. Può memorizzare conversazioni precedenti, adattarsi alle preferenze dell’utente e interagire in modo più intelligente con le app. L’interazione con Siri è diventata più fluida grazie a un aggiornamento grafico, che consente non solo di usare la voce, ma anche di digitare le richieste, mantenendo sempre il contesto delle conversazioni. L’assistente è ora anche più preciso nell’elaborazione delle richieste, anche quelle più imprecise. L’accesso a Siri è semplificato grazie a un bordo luminoso sui dispositivi mobili e la possibilità di spostare l’icona su Mac, facilitando ulteriormente l’interazione.

L’integrazione con ChatGPT

Una delle innovazioni più rilevanti è l’integrazione di ChatGPT all’interno di Siri e degli Strumenti di scrittura. Questa funzionalità consente di creare testi, fare domande o generare immagini senza aprire l’app di OpenAI. Il tutto può avvenire direttamente tramite Siri o gli strumenti integrati, semplificando notevolmente il flusso di lavoro. In assenza di login, ChatGPT non traccia né memorizza i dati, garantendo così un elevato livello di privacy. Quando l’utente decide di collegare l’account ChatGPT, le politiche di trattamento dati di OpenAI vengono applicate, permettendo funzioni avanzate senza compromettere la sicurezza delle informazioni personali. L’accesso a ChatGPT è disponibile solo nelle aree geografiche in cui il servizio è offerto.

Sicurezza e privacy: tutto sotto controllo

Apple continua a fare della privacy uno dei suoi punti di forza. Apple Intelligence è progettata per funzionare principalmente tramite elaborazione on-device, il che significa che i dati vengono trattati direttamente sul dispositivo senza essere inviati a server remoti. Ciò garantisce che le informazioni restino sotto il controllo dell’utente, riducendo al minimo il rischio di accessi non autorizzati. Quando le richieste richiedono maggiore potenza computazionale, Private Cloud Compute entra in gioco, estendendo le funzioni al cloud mantenendo però i criteri di privacy. I modelli cloud sono eseguiti su server con chip Apple, senza memorizzare o condividere i dati degli utenti. Inoltre, Apple ha introdotto un sistema di verifica da parte di esperti indipendenti, che permette di garantire la trasparenza e il rispetto delle promesse di privacy.

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