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Apple entra nel Cda di OpenAi come osservatore: avrà lo stesso ruolo di Microsoft. Due rivali allo stesso tavolo

Imagoeconomica

Apple entra nel consiglio di amministrazione di OpenAi. Dopo l’annuncio, arrivato un mese fa al WWDC, dell’integrazione di ChatGpt nell’iPhone, nell’iPad e nel Mac come parte di una suite di funzioni di intelligenza artificiale, il rapporto tra le due realtà diventa ancora più stretto. E così Phil Schiller, responsabile dell’App Store di Apple, entrerà a far parte del board di OpenAi nel ruolo di osservatore. Una novità inattesa, considerando anche che il principale finanziatore della startup è Microsoft, rivale numero uno di Cupertino, che attualmente occupa lo stesso identico ruolo. 

Apple: il ruolo di Schiller in OpenAi

In base a quanto annunciato, entro fine anno Schiller entrerà nel board di OpenAi come osservatore, mettendo de facto Apple sullo stesso piano di Microsoft che sulla società guidata da Sam Altman ha investito finora 13 miliardi di dollari, giocando anche un ruolo decisivo alla fine del 2023 quando il Ceo Sam Altman era stato messo alla porta dall’ex cda.   

L’attuale numero uno dell’Apple Store non avrà alcun potere decisionale, né diritto di voto, ma ricoprirà una posizione informale, partecipando alle riunioni e facendosi un’idea di come vengono prese le decisioni all’interno della startup.

Attualmente nel board di OpenAi, presieduto dal presidente Bret Taylor, siedono il co-fondatore Sam Altman, Adam D’Angelo, Sue Desmond-Hellmann, Paul M. Nakasone, Nicole Seligman, ex presidente di Sony Entertainment, Fidji Simo e Larry Summers. Microsoftm come detto, partecipa nel ruolo di osservatore.

Una domanda sorge spontanea: cosa succederà quando i consiglieri di OpenAi dovranno discutere dello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa per Microsoft o dell’integrazione di ChatGpt nei prodotti Apple con i due rivali seduti lì, allo stesso tavolo, a guardare?

Solo il mese scorso, infatti, Cupertino ha annunciato una partnership con la società guidata da Sam Altman in base alla quale il chatbot più famoso del mondo verrà integrato negli iPhone, degli iPad e nei Mac come parte di una suite di funzioni di intelligenza artificiale. L’accordo non prevede alcun esborso di denaro, ma sarà vantaggioso da ambo i lati, dato che OpenAi avrà la possibilità di accedere a centinaia di milioni di potenziali utenti. 

Ricordiamo inoltre che Apple è in trattative anche con Google e con Anthropic per possibili ulteriori chatbot da inserire in Apple Intelligence. 

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