Apple e Amazon finiscono nel mirino dell’Antitrust italiano, che ha aperto un’istruttoria per verificare se i due colossi del web si siano accordati a danno della concorrenza.
Il caso riguarda la vendita sul marketplace di Amazon di prodotti a marchio Apple e Beats (società controllata da Cupertino che produce cuffie e casse audio). In sostanza, il gigante dell’e-commerce avrebbe bloccato le transazioni dei rivenditori di elettronica non aderenti al programma ufficiale Apple. Una condotta che, se verificata, violerebbe i principi della libera concorrenza, dal momento che i commercianti in questione acquistano in modo legittimo i prodotti dai grossisti e hanno quindi il diritto di rivenderli al dettaglio.
L’Antitrust scrive in una nota che “l’accordo per escludere dal marketplace alcuni soggetti appare potenzialmente idoneo a ridurre la concorrenza per l’innalzamento di barriere allo sbocco dei mercati della vendita online a danno dei rivenditori non ufficiali, costituiti solitamente da piccole e medie imprese che effettuano appunto vendite sul web utilizzando i servizi di marketplace”.
Secondo l’Autorità, inoltre, l’intesa, “con la diminuzione di rivenditori attivi nel canale online, potrebbe far calare gli incentivi a competere efficacemente sui prezzi dei prodotti Apple e Beats, con evidenti effetti negativi per i consumatori e per le imprese”.
Giovedì 22 luglio i funzionari dell’Antitrust hanno svolto ispezioni nelle sedi di Amazon Italia e Apple Italia.
“Stiamo offrendo la massima collaborazione all’Autorità”, ha fatto sapere Amazon.