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Apple da record: è la prima a valere oltre 3mila miliardi

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Apple ha atteso il nuovo anno per bucare quota tremila miliardi di dollari. Dal 2011 il giro d’affari della Mela è cresciuto di quattro volte. E ci son voluti poco più di due anni per aumentare il valore di Borsa di mille miliardi di dollari. Ma ci vuole altro per far restare gli operatori a bocca aperta. C’è riuscito Elon Musk: nell’ultimo trimestre Tesla (+13,55%) ha immatricolato 380mila vetture, senza patire ritardi per i chip e per i colli di bottiglia. Nel 2021 è stato così superato il tetto di un milione di consegne, un exploit che, a giudicare dall’andamento del mercato, ha messo di buonumore anche i concorrenti: grazie a Musk l’auto elettrica promette di bruciare i tempi anche in Europa. Al balzo della tecnologia Usa e ai buoni dati dell’industria europea si sono aggiunte stamane buone notizie dall’Oriente.

RIMBALZA EVERGRANDE, STRETTA SULLE QUOTAZIONI IN USA DEL TECH CINESE

Risolleva la testa l’immobiliare Evergrande (+4%) dopo la sospensione di ieri. La società ha comunicato l’intenzione di dialogare con tuti i creditori e la ripresa delle attività. In forte recupero le altre società del settore quotate a Hong Kong. In calo i tecnologici: da oggi sono in vigore regole più severe per le società con un miliardo di utenti che intendano quotarsi sul mercato Usa.

In calo l’indice Csi 300 di Shanghai e Shenzhen dopo un’inattesa mini-stretta della liquidità. L’indice Pmi (50,9 un punto in più di dicembre) segnala la ripresa della manifattura.

Corrono gli altri listini asiatici dietro la spinta di Wall Street: Tokyo apre il 2021 con un rialzo dell’1,7%, Sidney +2%. Continua il rally di Mumbai, +0,5%. Singapore +1%.

S&P APRE CON UN NUOVO RECORD, VACILLA IL T-BOND

Aria di nuovi record in Usa. L’indice S&P (+0,6%) segna un nuovo massimo. Nasdaq +1,2%. I future anticipano una partenza al rialzo.

Clima opposto sul mercato obbligazionario. Alla vigilia della pubblicazione delle minute della Fed di domani i Bond hanno vissuto una delle sedute peggiori degli ultimi dieci anni: il decennale è schizzato a 1,63% (da 1,50%).

In forte calo anche l’oro (-1,5%).

La probabile conferma dell’aumento della produzione oggi all’esame del vertice Opec non sposta il petrolio, poco mosso intorno ai 76 dollari nella versione Wti.

EUROPA: LA MANIFATTURA ACCELERA, GUIDA L’ITALIA

Chi ben comincia è a metà dell’opera, recita il noto proverbio. E, sotto questo profilo, il primo test dell’anno non poteva andare meglio per la manifattura dell’Eurozona. L’indice Pmi manufacturing sale a quota 58, largamente al di sopra di quota 50, che separa crescita e stagnazione, solo marginalmente frenato dai colli di bottiglia che negli ultimi mesi hanno frenato le economie del Vecchio Continente. “È il segnale che la crisi degli approvvigionamenti si sta attenuando”, commenta Joe Hayes, economista di Ihs Markit. In questa cornice continua a brillare l’Italia, a quota 62 poco sotto il record di novembre a 62,8.

RENDIMENTI IN SALITA, IL BUND DAVANTI AI BTP

Continuano a manifestarsi segnali di irrequietezza sul fronte del debito. Le tensioni partono dalla piazza Usa, in attesa della pubblicazione domani dei verbali della riunione di dicembre della Fed: il decennale viaggia sopra 1,6%; assai meno mosso il titolo a due anni (il più sensibile alle variazioni dei tassi a breve) allo 0,8.

Il Btp decennale sale a 1,19%, meno del Bund, trattato a -0,13% (a fronte di un’inflazione tedesca superiore al 5%). Lo spread d si accorcia a 132 punti.

PIAZZA AFFARI A TUTTO GAS (+1,4%)

Avvio a tutto gas per i listini azionari. Milano, dopo la performance record del 2021 (+23%) riparte alla testa dei mercati europei: +1,4%, a quota 27.730.

Seguono a ruota Parigi e Francoforte, entrambi +0,9%. Finanziari e auto tirano la volata. In grande evidenza i titoli delle compagnie aeree, in particolare Air France e Lufthansa, promossa da Citi. In volo Airbus: nel 2021 sono stati consegnati più di 600 aerei. Ancora chiusa Londra, Madrid ed Amsterdam sfiorano +0,7%.

IVECO CROLLA AL DEBUTTO, SOFFRE ANCHE CNH

A guastare la festa di Piazza Affari ci ha pensato Iveco, crollata del 10% al debutto sul listino dopo lo spin-off da Cnh Industrial (-2,26%). La maggior parte degli analisti (Banca Akros e Intesa, fra gli altri) ha confermato il buy, ma ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo.

STELLANTIS ALLUNGA, NONOSTANTE LE VENDITE IN CALO

Exor può consolarsi con il balzo in avanti di Stellantis (+3,855%) per niente sfiorata dall’ennesimo dato negativo delle vendite in Italia: -23,7% a fine anno rispetto al 2019.

TELECOM SUPERSTAR, CDP NON CHIUDE A KKR

Sotto i riflettori Telecom Italia (+3,43%). Il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, ha ribadito l’urgenza e la necessità di procedere a un accordo sulla rete unica. In questa chiave non esistono preclusioni di sorta, tantomeno nei confronti di KKR. Sul fronte delle tlc, da rilevare l’ingresso di Linkem in Tiscali (+12,64%), da cui nascerà il quinto gestore italiano del settore.

BANCHE FRIZZANTI, ENEL PURE

Frizzanti le banche sotto la spinta dei tassi in ripresa: Bper, Intesa e Bpm viaggiano con incrementi attorno al 3%. I rincari dell’energia spingono invece Enel: +2,12%.

Da segnalare ancora Fiera Milano (+5,03%), dopo che all’ente sono stati riconosciuti indennizzi per i mancati ricavi per 50 milioni per gli esercizi 2020-2021.

IERVOLINO CONQUISTA BFC: AL VIA L’OPA

Nell’EGM va in orbita Bfc (+15%) dopo la cessione del 51% al gruppo Iervolino. È prevista un’Opa a 3,75 euro, il 24,3% in più rispetto all’ultimo prezzo.

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