AAA cercasi casa automobilistica disposta a costruire l’Apple Car. Troppo grande e troppo ingombrante la presenza di Cupertino, perché qualcuno accetti di collaborare con l’azienda guidata da Tim Cook per costruire le vetture elettriche concepite nel Project Titan, il programma di sviluppo di un veicolo a guida autonoma portato avanti a Apple.
L’ultima a dire No ad Apple è stata Nissan dopo un veloce negoziato, naufragato già prima di cominciare.
Ufficialmente le posizioni sono altre. Lunedì Nissan ha pubblicato una nota ufficiale che smentisce qualsiasi trattativa con Apple per lo sviluppo di un’auto elettrica a guida autonoma (il comunicato, tra l’altro, ha innescato le vendite in Borsa sul titolo che ha chiuso in ribasso del 2,84%). Ufficiosamente però, rivela il Financial Times, il negoziato tra le due parti sarebbero naufragato dopo il rifiuto della casa automobilistica di apporre il marchio della mela morsicata sui veicoli elettrici costruiti a Yokohama. Nissan non intende dunque partecipare alla creazione di un prodotto che sarebbe commercializzato con il marchio Apple.
Secondo l’autorevole quotidiano inglese, sarebbe stata Apple ad approcciare Nissan nei mesi scorsi, ma i giapponesi avrebbero palesato numerosi dubbi, temendo di ritrovarsi nel ruolo di mero assemblatore. “In nessun modo cambieremo il modo in cui produciamo le auto – ha detto al Financial Times Ashwani Gupta, il chief operating officer di Nissan – Il modo in cui progettiamo, il modo in cui sviluppiamo e il modo in cui produciamo sarà come produttore di automobili, come Nissan”.
Per lo stesso motivo, prima di Nissan avevano già rifiutato la proposta di Apple anche la casa coreana Hyundai e la sua controllata Kia.
Cosa dicono in questo contesto le grandi case europee? Herbert Diess, Ceo di Volkswagen ha affermato di non essere preoccupato per l’eventuale arrivo di una Apple Car: “L’industria automobilistica non è un tipico settore tecnologico che puoi conquistare in un sol colpo”, ha detto Diess in un’intervista a Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. “Apple riuscirà a padroneggiarlo dall’oggi al domani”, ha aggiunto. Carlos Tavares, ceo di Stellantis, ha invece fatto sapere di essere disponibile a collaborare con le big tech, purché si costruisca un rapporto paritario, cosa che, stando alle indiscrezioni sulle condizioni richieste da Cupertino, escluderebbe automaticamente Apple dai giochi.