Una Mela minaccia di avvelenare i rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti. La decisione di Bruxelles d’infliggere una multa di oltre 13 miliardi di euro (più gli interessi) ad Apple per aver goduto di vantaggi fiscali in Irlanda, violando così la normativa sugli aiuti di Stato, apre una stagione di conflitti in coincidenza con la rottura delle trattative sul trattato Ttip. Washington denuncia la pretesa della Ue di ergersi a “polizia fiscale globale, ignorando gli accordi tra gli Stati”. La Ue, per bocca della commissaria Margrethe Verstagen, replica che “da contribuenti bisogna ribellarsi all’idea che Apple abbia pagato solo l’1% di tasse sui suoi profitti”.
A Wall Street il titolo Apple (-0,7% a 106 dollari) ha limitato i danni. Ma gli operatori temono che lo scontro rischi di oscurare il lancio di iPhone7, fissato per il 7 settembre a San Francisco. Più in generale, si apre una stagione di incertezza sui deal tra Europa e Usa: le due rive dell’Atlantico sono più lontane.
FISCHER (FED): PROBABILE L’AUMENTO DEI TASSI
Il braccio di ferro sulla Mela cade in una giornata di forti rialzi del dollaro provocati da un intervento di Stanley Fischer, numero due della Fed. “Se i prossimi dati sull’occupazione – ha detto riferendosi ai dati sul lavoro in uscita venerdì – segnaleranno un aumento superiore i valori normali, ovvero oltre la forchetta tra 85 e 125 mila nuovi posti, ritengo probabile un aumento dei tassi già a settembre”. La previsione degli esperti parla di 180mila lavoratori in più.
TOKYO POTREBBE COMPRARE T-BOND E BTP PER FRENARE LO YEN
In rialzo Tokyo (+1%), grazie allo yen debole. In calo Hong Kong, agganciata al dollaro. Lievi rialzi per Shanghai e Shenzhen. Perde ancora colpi l’economia giapponese: produzione industriale sotto del 3,8% rispetto ad un anno fa. Koichi Hamada, consigliere economico del primo ministro Shinzo Abe, ha dichiarato che Tokyo potrebbe valutare la possibilità di sottoscrivere titoli di Stato esteri per indebolire il cambio.
La forza del biglietto verde ha bagnato un po’ le polveri a Wall Street. L’indice Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,26 %. S&P 500 – 0,2%, Nasdaq -0,18%. A sostenere il listino sono stati i titoli finanziari: l’indice di settore è ai massimi dallo scorso dicembre, alla vigilia del primo rialzo dei tassi dopo dieci anni. In calo Hershey (-11,3%) dopo il mancato acquisto da parte di Mondelez (+3,7%). Impressiona il tracollo di Abercrombie & Fitch (-20,3%): le vendite sono in calo per il 14esimo trimestre di fila e non si vede un’inversione di tendenza.
In discesa stamane i prezzi del petrolio: Brent -0,1%, a 48,30 dollari al barile, Wti a 46,24 dollari (-0,2%). Il ministro iracheno del petrolio si è detto favorevole a un accordo sulle quote di produzione al prossimo meeting informale dell’Opec.
In territorio positivo i titoli del settore a Piazza Affari: Saipem +0,98%, Tenaris +1,2%, Eni +1,71%. L’autorità per la sicurezza del settore petrolifero norvegese (Psa) ha chiesto i piani su come prevenire future carenze nella fornitura di energia alla piattaforma Goliat, nel mare di Barents. Da venerdì la produzione è ferma.
MILANO +1,42% AL TOP. OGGI VOTO DI FIDUCIA IN SPAGNA
L’euro ai minimi da 2 settimane ha contribuito a sostenere gli indici europei. La migliore è stata Piazza Affari: indice FtseMib a +1,42%, a quota 16.891 punti, sostenuto da assicurativi e bancari. Dopo i dati dell’Istat sul fatturato dei servizi, aumentato tra aprile e giugno dell’1% rispetto al primo trimestre 2016, il ministero dell’Economia stima “una crescita economica positiva nel secondo trimestre, non una crescita zero”.
Il Tesoro ha registrato il tutto esaurito e tassi a nuovi minimi per i Btp a 5 e 10 anni nelle aste a medio-lungo termine. Nel pomeriggio il tasso del decennale italiano, collocato in asta al rendimento di 1,14%, nuovo minimo storico, viaggiava in area 1,125%. Stabile in area 120 punti base lo spread con la corrispondente scadenza del Bund. Oggi saranno resi noti il dato dell’inflazione di agosto e quello sull’occupazione.
Avanzano anche Francoforte (+1,07%), Madrid (+0,8%) e Parigi (+0,75%). Unica in negativo è stata Londra, che ha ceduto lo 0,25%. Sul fronte tecnico, nota Giuseppe Sersale di Anthilia, “si fanno interessanti gli sviluppi in Europa: l’Eurostoxx è tornato in area 3040, dove è stato respinto più volte. Oltre, c’è il livello di 3090, sopra il quale si completa il doppio minimo. Tra gli elementi che spingono all’ottimismo vi è la rottura, da parte dell’Eurostoxx banks, della trendline discendente dai massimi”.
Attenzione alla politica spagnola: oggi ci sarà il voto di fiducia nei confronti dell’esecutivo a guida Mariano Rajoy con il sostegno dei liberali di Ciudadanos. Rajoy dovrà cercare di ottenere la maggioranza di 176 voti, impresa difficile senza l’appoggio dei socialisti di Pedro Sanchez. Venerdì è previsto un nuovo voto, stavolta a maggioranza semplice, per dare alla Spagna un governo dopo otto mesi dalle elezioni.
RADDOPPIA CHE BANCA! (MEDIOBANCA), RIPARTE UNICREDIT
Continua la ripresa del comparto bancario. Avanza Mediobanca (+2,51%) spinta dall’acquisto da parte della controllata Che Banca! dell’attività retail di Barclays Italia, operazione che permette alla banca multicanale di raddoppiare le proprie dimensioni, superando i 20 miliardi di raccolta e gli 800 mila clienti.
Riprende la corsa di Unicredit (+2,2%). L’istituto, in attesa di sviluppi della cessione di Pekao, si prepara a cedere 20 miliardi di crediti deteriorati affiancati dalle garanzie statali. Intanto si fa strada l’ipotesi di integrare Pioneer ed Eurizon, controllata da Intesa San Paolo (+2,4%), per contenere l’aumento di capitale Unicredit a 7 miliardi.
L’obiettivo di contenere la richiesta di capitali al mercato è al centro del progetto di conversione di bond subordinati in azioni Monte Paschi (+ 0,7%). Salgono anche le altre banche: Pop. Emilia +2,8%, Banco Popolare +1,3%.
Buon rialzo anche per gli assicurativi: Generali +2,7%, UnipolSai +3,8%, Unipol +3,2%. Fitch Ratings ritiene che i margini operativi delle società italiane assicurative caleranno quest’anno nel ramo vita, mentre la performance del settore non-vita dovrebbe rimanere stabile.
FCA CON SAMSUNG PER L’AUTO DRIVERLESS, ENEL APRE ALL’AUTO ELETTRICA
Fca +2,5%. In un’intervista a Bloomberg TV, Sergio Marchionne ha spiegato che l’azienda non mira ad una semplice cessione di Magneti Marelli alla coreana Samsung, ma ad aprire un’alleanza tecnologica con i coreani sull’auto a guida autonoma.
Telecom Italia +2%. Vivendi non svaluta la partecipazione, sulla quale ha una minusvalenza teorica di 1,3 miliardi. Il gruppo francese ha fatto sapere inoltre che non è stata notificata la citazione presentata da Mediaset (+1,35%) al Tribunale di Milano per ottenere l’esecuzione dell’accordo su Premium.
Enel +1%. È stato dato il via all’attività del primo parco di interscambio di energia tra auto elettriche e rete. Il primo hub “vehicle-to-grid” (V2G) è operativo in Danimarca, grazie alla collaborazione tra Nissan, Enel e la società californiana Nuvve. Il V2G permette la piena integrazione delle automobili elettriche nella rete elettrica nazionale, rendendole in grado di accumulare e restituire alla rete eventuale energia prodotta in eccesso.
DIASORIN E RECORDATI SUGLI SCUDI
Ieri è stata una giornata positiva per biomedicale e pharma. Diasorin (+2,9%) ha festeggiato l’accordo con Beckman Coulter Diagnostics per fornire negli Stati Uniti i test Liaison XL per le epatiti A, B e C e il test dell’Hiv.
Recordati +2,59% sulla scia della revisione al rialzo delle stime da parte di Credit Suisse. Per il broker l’utile netto a dicembre di quest’anno sarà pari a 238 milioni di euro, previsione influenzata dall’approvazione del farmaco Graspa, dall’aumento delle vendite dei farmaci orfani e dal reinvestimento del free cash flow.
DIVIDENDO STRAORDINARIO PER ITALMOBILIARE, GIÙ AUTOGRILL
In rosso Autogrill (-1,03%). La società ha ricevuto un’offerta da Gr8 Investments per la cessione dell’intero capitale sociale della controllata olandese che gestisce 18 alberghi con ristoranti in alcune aree di servizio olandesi.
Giù Cerved (-1,37%). Equita (rating hold e target price a 8 euro) ha però messo in evidenza nuove opportunità per la divisione Credit Management: la società è uno dei principali player indipendenti in Italia per la gestione dei crediti problematici.
Infine Italmobiliare (+2,06%) staccherà domani il dividendo privilegiato straordinario riservato agli azionisti di risparmio, pari a 80 euro e 3 titoli HeidelbergCement per ogni 10 azioni di risparmio.