Altro che spettatore per Msc. Il colosso svizzero della logistica marittima, guidato dalla famiglia Aponte, è pronto a prendere il comando di un’operazione da capogiro: l’acquisizione di 43 scali portuali del gruppo CK Hutchison, la holding del miliardario di Hong Kong Li Ka-shing. A condurre la trattativa è Terminal Investment Ltd. (TiL), società con sede a Ginevra e braccio operativo di Msc, che si prepara ad acquisire la maggior parte degli asset, fatta eccezione per due porti a Panama, che saranno invece gestiti dal colosso americano BlackRock. La notizia, riportata da Bloomberg, conferma che l’affare potrebbe trasformare Msc in uno degli attori principali del settore portuale globale, oltre a consolidare la sua posizione come secondo armatore globale dopo il colosso danese Maersk che ha nel mirino la Panama Canal Railway Company.
La scelta di TiL come protagonista non è casuale: si tratta di un gruppo familiare europeo, meno esposto rispetto ai fondi di investimento statunitensi, con un rapporto consolidato con Li Ka-shing. Il valore complessivo dell’affare, che sfiora i 23 miliardi di dollari, è stato annunciato a marzo, ma l’operazione si è arenata a causa delle pressioni politiche della Cina, preoccupata per il possibile rafforzamento dell’influenza americana su infrastrutture portuali strategiche — in particolare nel delicato snodo del Canale di Panama.
Aponte conquista 41 porti, BlackRock si prende Panama: Pechino frena
Secondo Bloomberg, la struttura dell’accordo prevede che TiL assuma il controllo diretto di 41 dei 43 porti, mentre i due terminal di Panama — che rappresentano circa il 4% del valore complessivo — saranno gestiti con una maggioranza del 51% da Global Infrastructure Partners (controllata da BlackRock), con il restante 49% in mano a TiL. L’affare – se andrà in porto – frutterà a CK Hutchison un incasso superiore ai 19 miliardi di dollari.
Nonostante l’intesa di massima, l’operazione resta soggetta a verifiche fiscali, due diligence e al via libera delle autorità regolatorie nei vari Paesi. Le trattative sono in corso e alcuni dettagli — come la struttura finale — potrebbero essere ancora soggetti a modifiche. Inoltre, è previsto che i porti continuino ad essere accessibili in modo non discriminatorio per tutte le compagnie di navigazione, mentre CK Hutchison manterrà la proprietà dei terminal in Cina e Hong Kong, che rappresentano circa il 12% dei ricavi complessivi del gruppo.