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Apicoltura: cresce il giro d’affari. L’Apicoltura Vangelisti passa al fondo IDeA Agro

La storica Apicultura Vangelisti della Toscana entra nel gruppo IDeA Agro. Esempio di rafforzamento dell’agrobusiness italiano in un settore innovativo e sostenibile

Apicoltura: cresce il giro d’affari. L’Apicoltura Vangelisti passa al fondo IDeA Agro

L’agrobusiness italiano punta sull’apicoltura come settore di eccellenza. Il miele Made in Italy che fattura circa 200 milioni di euro all’anno con una produzione di 40mila tonnellate è entrato nelle strategie di acquisizioni industriali di Areté, la società bolognese specializzata in ricerca e consulenza nell’agrifood. I suoi manager sono stati partner strategici, ideatori dell’acquisizione dell’85 % di Apicoltura Vangelisti da parte di IDeA Agro. La Vangelisti è azienda leader nella trasformazione del miele con processi innovativi e sostenibili nel territorio toscano ricco di biodiversità. IDeA Agro è un fondo di private equity italiano impegnato in settori strategici dell’economia nazionale. Il fondo è gestito da DeA Capital Alternative Funds. Con un portafoglio clienti di qualità, Apicoltura Vangelisti nel 2021 ha fatturato 18 milioni di euro. L’acquisizione da parte di IDeA Agro è avvenuta per accelerare il percorso di sviluppo già avviato dalla famiglia Vangelisti. Il piano industriale prevede un rafforzamento nei confronti della clientela e nuove strategia di approvvigionamento.

L’apicoltura sostenibile ha risentito della grande siccità del 2022

La filiera italiana dell’apicoltura è molto articolata. Circa 2/3 dei consumi nazionali sono coperti dall’import con prevalenza di Ungheria, Romania, Cina ed Argentina. Il nostro export riguarda una quota minore di produzione premium. Le aziende del settore devono avere un sistema di tracciabilità e rintracciabilità richiesto da normative nazionali ed europee.

Secondo l’Osservatorio Nazionale Miele fino ad ottobre c’è stata una fase dinamica nella compravendita del prodotto. Novembre sta segnando un graduale rallentamento della domanda, ma gli invasettatori sono riusciti a soddisfare tutte le esigenze. Le lavorazioni sono tutte altamente sostenibili e avvengono generalmente in ambienti che, purtroppo, hanno risentito dello stato di grave siccità di quest’anno. ” La velocità di ripresa del mercato – dice l’Osservatorio – dipenderà dall’andamento dei consumi e dal conseguente esaurimento delle scorte di magazzino”. Per quanto ci riguarda, spiega Ludovico Gruppioni, responsabile del progetto di Areté ” siamo partiti dalla business idea passando poi al coinvolgimento della famiglia Vangelisti per valutare la possibilità di aprirsi al capitale di terzi”.

Buone opportunità per la crescita sui mercati mondiali

In sostanza è stata valutata una buona opportunità per l’offerta del prodotto di eccellenza sui mercati nazionali e internazionali. Dal punto di vista ambientale e del business industriale le api hanno una funzione centrale nell’impollinazione di moltissime piante e nelle colture erbacee. Sono come il motore di un processo produttivo. Ed ogni anno il 20 maggio si celebra la giornata mondiale delle api. Un’azione a tutela dell’apicoltura che in Italia assume valore di promozione per gli oltre 73 mila apicoltori.

Il giro d’affari intorno all’impollinazione, per esempio, è stimato in 2 miliardi di euro. Le variazioni climatiche hanno qui ripercussioni pesantissime, forse più che in altri comparti agricoli. È la ragione principale per la quale l’impollinazione ha sempre più importanza sia per l’impoverimento della biodiversità che del declino degli impollinatori. Il controllo di un’antica apicoltura da parte di un fondo finanziario è indicativo degli investimenti che servono per non deprimere un prodotto di qualità, controllato in modo sostenibile ed ecologico.

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