Novità sull’Ape social e sulla pensione anticipata per i lavoratori precoci: i soggetti che vogliono uscire nel 2017 dovranno presentare la domanda fra il primo maggio e il 30 giugno. Lo ha annunciato lunedì il Governo ai sindacati nell’incontro tecnico sui decreti attuativi sull’Ape (anticipo pensionistico), di cui è stata confermata la partenza a maggio.
Attenzione al calendario, dunque, perché l’intervallo di tempo per approfittare quest’anno di Ape social e pensioni precoci sarà compreso in una finestra unica. La soluzione non è gradita ai sindacati, anche perché l’anticipo pensionistico senza costi per i lavoratori interessa a molte persone: il governo stesso si aspetta almeno 35mila domande.
Le parti sociali chiedono al governo anche di inserire nei decreti attuativi, ancora da completare, criteri meno rigidi per l’accesso all’Ape social. In particolare evitando interpretazioni restrittive come quella sulla continuità dei contributi negli ultimi sei anni di lavoro prima della richiesta dell’indennità.
“Abbiamo espresso delle perplessità – ha spiegato Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil – in particolare sulle procedure che si intendono adottare: la fissazione di una data rigida entro cui presentare le domande, il criterio dei sei anni di lavoro continuativo nelle attività gravose, che rischia di escludere interi settori come l’edilizia, l’impossibilità, per i lavoratori disoccupati per scadenza del contratto a termine, di rientrare fra i lavoratori precoci o nell’Ape sociale”.
Il governo “deve assolutamente accelerare la definizione dei decreti attuativi del pacchetto previdenza contenuto nell’ultima legge di bilancio per evitare ulteriori ritardi” ha scritto il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti in una nota diffusa dopo l’incontro di oggi sui decreti attuativi sull’Ape.
“Con un lavoro paziente – ha detto il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli – il tavolo ha definito le procedure per l’accesso all’Ape agevolata e all’Ape volontaria, ma il Governo con i decreti attuativi deve sciogliere le riserve su una serie di questioni da noi poste sui benefici per i lavori precoci e sui requisiti di accesso all’Ape agevolata per i lavoratori che svolgono attività gravose. Auspichiamo che queste risposte arrivino tempestivamente e prima dell’avvio del confronto sulla fase due” della riforma delle pensioni.
Si tratta della seconda fase negoziale che si aprirà il prossimo 23 marzo e riguarderà principalmente due temi: il progetto di una pensione contributiva di garanzia e l’introduzione di maggiore flessibilità in uscita per tutelare in futuro i giovani lavoratori di oggi. Le due misure sono citate nel verbale d’intesa siglato lo scorso autunno fra governo e sindacati.