In tre anni oltre 40 milioni sono stati rimborsati dalle imprese a 737.000 consumatori. Lo ha sottolineato il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Roberto Rustichelli, nella relazione annuale in Parlamento. Sono le disfunzioni della Giustizia, ha osservato, a penalizzare i consumatori nel chiedere tutela per i diritti violati. In loro soccorso, dunque, agisce l’Antitrust nazionale. Ma nei confronti dei grandi colossi globali, servono “sforzi corali della Ue”. E ben venga perciò il Fondo sovrano europeo. Tanto più che “l’inflazione è una tassa odiosa che colpisce i bisognosi più dei ricchi, riduce il valore dei risparmi e pesa particolarmente sui lavoratori a reddito fisso”. Eppure c’è chi dall’impennata dei prezzi al consumo ottiene vantaggi esponenziali, tra cui banche e imprese elettriche, ha ancora sottolineato Rustichelli.
Rustichelli: “Banche e imprese elettriche hanno aumentato la marginalità, il 55% delle famiglie ha eroso i risparmi”
“Durante il 2022 oltre la metà delle famiglie (Il 55% ndr.) ha eroso i propri risparmi”, ha spiegato Rustichelli, sottolineando che “Per il 20 % delle famiglie meno abbienti l’inflazione effettiva arriva a essere quasi il doppio di quella delle famiglie più ricche”.
Una realtà che si scontra con i vantaggi di cui hanno beneficiato le imprese energetiche e le banche. Vantaggi facilmente visibili nei numeri: lo scorso anno, l’ebitda delle principali società elettriche italiane è cresciuto di oltre 16 miliardi, più 25% rispetto all’anno precedente, mentre la marginalità delle prime dieci banche italiane, ha raggiunto quota 29 miliardi di euro, il 20% in più rispetto al 2021.
Rustichelli: “Tassi sui prestiti in forte aumento, tassi sui depositi fermi”
“Al forte aumento dei tassi praticati a famiglie e imprese per i prestiti bancari non è seguito un corrispondente aumento dei tassi di interesse riconosciuti ai depositanti. La stessa presidente della Bce, Christine Lagarde, ha evidenziato l’esigenza di un dialogo tra banche e clientela che porti a una maggiore remunerazione dei depositi e dei risparmi”, ha detto Rustichelli.
Il ruolo dell’Antitrust: “Benefici per imprese e consumatori per circa 1 miliardo nel 2022”
In questo contesto, secondo Rustichelli, il ruolo dell’Antitrust è stato fondamentale: “Negli ultimi tre anni 737.000 consumatori hanno ricevuto dalle imprese rimborsi per oltre 40 milioni di euro”, ha spiegato. “I costi – ha proseguito – i tempi e le incertezze correlati all’accesso alla giustizia nel nostro Paese sono ancora tali da indurre molti consumatori a desistere dal richiedere la tutela giudiziale risarcitoria dei propri diritti violati. Consapevole di questa situazione, l’Autorità ha continuato a valorizzare e a dare piena attuazione al potere di accogliere impegni ristoratori da parte delle imprese a beneficio dei consumatori interessati dall’infrazione, al fine di assicurare con il proprio provvedimento la più ampia e concreta soddisfazione dei danneggiati”.
Passando alle in cifre, il presidente dell’Antitrust ha sottolineato che “dalla stima effettuata secondo la consolidata metodologia sviluppata dall’Ocse, emerge che gli interventi dell’Autorità in materia di concorrenza hanno generato benefici a favore delle imprese e dei consumatori di circa un miliardo nel 2022 e di cinque miliardi e mezzo negli ultimi quattro anni”. Benefici arrivati grazie a un’attività intesa: “Nel periodo gennaio 2022 – maggio 2023, l’Autorità ha concluso 158 procedimenti in materia di tutela del consumatore, di cui 80 con accertamento dell’infrazione e 66 con l’accoglimento degli impegni. L’ammontare delle sanzioni irrogate è stato pari ad oltre 90 milioni di euro, mentre 114 sono state le archiviazioni a seguito dell’adeguamento della condotta delle imprese all’attività di moral suasion svolta nei casi connotati da minore gravita’”, ha spiegato.
Rustichelli: “Quella del fondo sovrano Ue è una strada da percorrere con coraggio”
Rustichelli ha poi parlato della possibile creazione del fondo sovrano europeo, definendola “una strada da percorrere con coraggio e determinazione, mettendo da parte il più semplice, ma effimero ricorso a misure di sostegno nazionali, a maggior ragione in un frangente in cui il quadro della competizione internazionale si fa più sfidante e, dunque, occorre proseguire gli sforzi corali per dotarsi di strumenti adeguati”.
“Questa è la direttrice da seguire perché l’Europa possa rispondere alle nuove sfide in modo coordinato e mantenere così un ruolo da protagonista sullo scenario globale” ha aggiunto.
Parlando invece dei colossi extraeuropei, il numero uno dell’Antitrust ha sottolineato “I tradizionali presidi antitrust contro l’abuso del potere di mercato possono certamente garantire pari opportunità alle imprese e con ciò favorire il gioco competitivo ma sovente non bastano da soli a far nascere imprese innovative o a consentire a quelle esistenti di reggere la concorrenza di colossi extraeuropei talvolta fortemente sostenuti dai rispettivi paesi”.