“Applicando all’Italia l’impatto delle liberalizzazioni osservato negli ultimi dieci anni nella media dei Paesi Ocse si potrebbe ottenere una crescita pari ad almeno l’1% del Pil, ovvero ricchezza per circa 13 miliardi di euro”. Così il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nell’audizione in Commissione Industria del Senato sul decreto liberalizzazioni. Una stima – ha puntualizzato – che “si basa sull’impatto delle liberalizzazioni osservato nello scorso decennio per cui diventa difficile valutare l’impatto atteso nell’attuale congiuntura”.
L’Antitrust promuove “le significative innovazioni pro-concorrenziali introdotte in materia di regolamentazione delle libere professioni, di energia elettrica, gas naturale e carburanti, nonché in materia di servizi pubblici locali e di Autorità di regolamentazione dei trasporti”, (e tra queste in particolare la norma che prevede la separazione proprietaria della gestione dell’infrastruttura di trasporto del gas, in capo a Snam Rete Gas S.p.A., da Eni S.p.A.) ma non manca di sottolineare però che “maggiormente critiche appaiono le disposizioni del decreto liberalizzazioni relative ai servizi finanziari e assicurativi”.
Le criticita’ riguardano “in particolare per quanto riguarda le commissioni interbancarie a carico degli esercenti sulle transazioni effettuate con carte elettroniche e sul tema dell’abbinamento mutuo-polizza assicurativa sulla vita”. Per le commissioni interbancarie a carico degli esercenti relative alle transazioni effettuate con carta di pagamento, Pitruzzella sottolinea che ”pur valutando con favore l’eliminazione del riferimento al limite dell’1,5% non puo’ non rilevarsi la criticita’ della previsione di un accordo tra gli operatori concorrenti per definire le regole generali per assicurare una riduzione delle commissioni interbancaria”.
Mentre l’abbinamento del mutuo con la polizza assicurativa sulla vita, la misura contenuta del decreto legge ”e’ suscettibile di produrre effetti restrittivi in termini concorrenziali, in quanto appare favorire l’abbinamento tra servizi non necessariamente legati”. Inoltre l’offerta di due preventivi diversi ”facilita la realizzazione di intese tra operatori concorrenti”. Insomma Pitruzzella chiede che la polizza sui mutui venga scelta da chi chiede il mutuo stesso, diversamente da quello che prevede il decreto secondo il quale la banca erogatrice del mutuo avrebbe l’obbligo di presentare preventivi di due assicurazioni diverse. Per quanto riguarda invece Rc Auto, il Presidente dell’Authority sostiene che le norme contenute nel provvedimento sono suscettibili “di disincentivare il ‘plurimandato’ e, al contempo, incentivare il permanere di agenti monomandatari che offrono il solo prodotto della Compagnia della quale sono agenti”.