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Antitrust avvia istruttoria contro la Rai per la cattiva ricezione del segnale analogico e digitale

Alcuni consumatori hanno denunciato l’ente televisivo per non aver comunicato correttamente la sua incapacità nel trasmettere il segnale in alcune zone del Paese. I cittadini sarebbero stati istigati a comprare ulteriori apparecchiature per cercare di migliorare la qualità della ricezione quando il problema poteva essere risolto esclusivamente dalla società

Antitrust avvia istruttoria contro la Rai per la cattiva ricezione del segnale analogico e digitale

Dopo la segnalazione di Federconsumatori e alcune denunce di singoli cittadini, è stato aperto un procedimento per pratiche commerciali scorrette. La società non avrebbe dato ai consumatori le giuste informazioni sulla qualità insufficiente della copertura in alcune zone del Paese, in particolare in Toscana e in Trentino Alto Adige.
La Rai è accusata di comportamenti scorretti, di aver fornito informazioni inesistenti o ingannevoli. In alcune città italiane i canali della televisione nazionale hanno una cattiva ricezione. Secondo l’Autorithy l’azienda avrebbe spinto i consumatori ad acquistare nuove apparecchiature digitali, come antenne o decoder, per ottenere una migliore qualità del segnale. Gli utenti dichiarano che, se fossero stati a conoscenza dell’inutilità di tali apparecchiature per migliorare la visualizzazione dei programmi, non avrebbero sostenuto quelle spese aggiuntive, 
in quanto il problema dipendeva interamente dal concessionario del servizio pubblico. Tra i costi fanno rientrare anche l’acquisto di sistemi televisivi alternativi come il satellitare.
L’Antitrust esaminerà anche il servizio “Risponde Rai”, la linea dedicata alle informazioni su tutte le attività dell’ente televisivo. Nonostante fosse stata pubblicizzata come “numero verde” è risultata essere un servizio a pagamento.
Domani mattina è previsto un presidio davanti la sede Rai di Viale Mazzini, promosso da Articolo 21, Popolo Viola, Libertà e giustizia, Move on Italia. Si chiederà all’ente televisivo di rinnovare gli accordi con tutta la redazione di Annozero, Ballarò, Report e dei programmi di Fabio Fazio. Da sfondo lo slogan ”L’informazione bene comune: Stop ai conflitti di interesse”

Pubblicato in: News

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