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Antiriciclaggio e suoi profili evolutivi, un libro di Domenico Andracchio nella collana “Diritto dei mercati”

Il volume, che fa parte della collana “Diritto dei mercati” diretta dal Professor Domenico Siclari, si segnala per la sua grande attualità sia per la modalità sistematica di trattazione di una materia complessa e in continua evoluzione

Antiriciclaggio e suoi profili evolutivi, un libro di Domenico Andracchio nella collana “Diritto dei mercati”

Nei giorni scorsi, nel corso di un Convegno presso la Facoltà di Economia dell’Università Sapienza di Roma, è stato presentato il libro di Domenico Andracchio, Dottorato in Diritto dell’Economia, “Profili evolutivi della disciplina antiriciclaggio”, edito da Giuffré. 

Il volume, che fa parte della Collana “Diritto dei mercati”, diretta da Domenico Siclari, Ordinario di Diritto dell’Economia presso quell’Ateneo, si segnala, sia per la grande attualità dell’argomento in ambito nazionale, oltreché in quello dell’Unione Europea, considerato  il recente varo di un pacchetto normativo sinteticamente etichettato “AMLA – Anti Money Laundering Authority “; sia per la modalità sistematica di trattazione di una materia in continua evoluzione e, particolarmente, complessa.

Il sistema antiriciclaggio

In questo libro, infatti, il lettore troverà pagine dedicate all’aspetto istituzionale del sistema antiriciclaggio, con un’attenta ricostruzione storica ed un’analisi delle normative succedutesi nel tempo, nonché delle istituzioni sovranazionali, europee ed italiane, operanti in questo ambito. Un articolato quadro di riferimento complessivo, utile per affrontare negli ultimi due capitoli del libro, prima il tema del sistema di governo dell’antiriciclaggio sul duplice piano nazionale e sovranazionale, con un’attenzione rivolta, anche, al ruolo degli operatori privati chiamati a svolgere significative funzioni di interesse pubblico; e, poi, la valutazione di adeguatezza dei nuovi paradigmi europei della supervisione dell’antiriciclaggio.

Dall’insieme di queste considerazioni emergono, secondo l’autore, due principali tendenze: da un lato, la sostanziale invarianza degli strumenti predisposti al fine di prevenire l’immissione dei proventi illeciti nell’economia legale; dall’altro, la variabilità dell’architettura istituzionale preposta alla prevenzione del riciclaggio di flussi monetari illeciti, con un rilevante dinamismo di cambiamento delle strutture pubbliche preposte, europee e nazionali. 

Si tratta di una dicotomia, che, certamente, potrà sollecitare nel prossimo futuro stimoli per ulteriori approfondimenti della materia negli aspetti indagati; cui si aggiungono, inevitabilmente, le problematicità create dalla presenza, sempre più dirompente, del fattore di innovazione tecnologica, che da solo richiederebbe l’apertura di un autonomo versante di investigazione.

Le norme approvate dal Consiglio Ue

Al di là di questi potenziali sviluppi futuri, di cui è ben consapevole lo stesso autore, il libro si segnala per la rigorosità scientifica e per la profondità con i quali sono trattati i diversi profili. Gioca, inoltre, a  favore di un giudizio decisamente positivo l’aspetto già ricordato dell’attualità del tema dell’antiriciclaggio e dell’importanza delle sue finalità perseguite. Aspetto, come sottolineato nel corso della presentazione del volume da Domenico Siclari, desumibile dalle norme approvate dal Consiglio dell’Unione Europea “per offrire una maggiore protezione ai cittadini, al sistema finanziario e alle imprese dell’UE dal riciclaggio e dal finanziamento del terrorismo”. Senza dimenticare che l’armonizzazione delle norme previste nell’ultimo Regolamento – prosegue Domenico Siclari “evita arbitraggi regolamentari ed estende le norme a nuovi soggetti obbligati, come la maggior parte di quanti operano nel settore delle criptoattività, i soggetti che commerciano beni di lusso e le società e gli agenti nel settore del calcio professionale”.

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