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Antiquari milanesi: Wunderkammer, “La stanza delle meraviglie”

Le opere più affascinanti di sempre, tra cimeli storici, curiosità naturali e manufatti straordinari, saranno protagonisti dal 24 marzo, e fino al 7 aprile 2017, della mostra Wunderkammer “La stanza delle meraviglie” inaugurata ieri sera dall’ Associazione Antiquari Milanesi con una conferenza tenutasi a Palazzo Bovara, a Milano, durante il secondo incontro del ciclo «Serate Antiquarie» organizzato dall’Associazione. 

La mostra sarà ospitata in 11 gallerie di Antiquari Milanesi e, ispirandosi al bello delle scienze, della natura, dell’arte, sarà dedicata a Naturalia e Artificialia, valorizzando quel collezionismo enciclopedico che si diffuse in Europa a partire dal XVI secolo e che dagli esperti è considerato il primo embrione, concettuale ed estetico, dei moderni musei.

Nel corso della presentazione, curata dall’arch. Maurizio De Paoli, sono state ricordate alcune delle più interessanti espressioni delle cosiddette Wunderkammer, le stanze delle meraviglie nelle quali venivano raccolte preziosità e bizzarrie uniche agli occhi dei contemporanei: dallo scheletro di gemelli siamesi, fine XVII / inizi XVIII sec., conservato nella Kunstkamera di San Pietroburgo, descritto da Agostino nel De Civitate Dei come un essere con «due teste, due petti, quattro mani ma, un solo ventre e due piedi, che attirò l’attenzione di un gran numero di curiosi», alla Vergine con Unicorno del Domenichino, conservata nella Galleria dei Carracci di Palazzo Farnese a Roma, di cui Leonardo Da Vinci nel 1.470 disse: «L’alicorno, ovvero unicorno, per la sua intemperanza e non sapersi vincere, per lo diletto che ha delle donzelle, dimentica la sua ferocità e salvatichezza; ponendo da capo ogni sospetto va alla sedente donzella, e se le addormenta in grembo; e i cacciatori in tal modo lo pigliano». Fino alla sirena, essere che ha incuriosito e affascinato generazioni di naviganti e non solo, conservata nel Horniman Museum di Londra e descritta da Luciano di Samosata nel De Dea Syria come colei che «è donna per metà della sua lunghezza; ma l’altra metà, dalle cosce ai piedi, si dilunga in una coda di pesce».

«Sono in mostra straordinari esempi di nature suggestive e affascinanti nonché creazioni nate dall’ingegno e dall’acume umano. Oggetti che componevano le ricche collezioni di eruditi, scienziati e principi impegnati in una ricerca spasmodica e frenetica di ogni Mirabilia. Manufatti ai quali spesso venivano attribuiti anche poteri magici, taumaturgici e soprannaturali, attirando perciò l’interesse non solo dei contemporanei ma anche delle generazioni successive» – ha commentato l’arch. Maurizio De Paoli, spiegando come sia possibile, grazie alla mostra degli Antiquari Milanesi, ripercorrere tale esperienza, calandosi nei panni dei più grandi collezionisti di tutti i tempi, da Rodolfo II d’Asburgo a Praga a Cristiano IV di Danimarca, da Ferdinando II, nel Tirolo, ai Farnese e i Medici che si adoperarono per costruire un microcosmo deputato alla contemplazione e alla meditazione in cui vedere riflessa l’immagine della propria potenza e grandezza. Luoghi che oggi consentono di approfondire la brama di conoscenza propria della biblioteca o del laboratorio alchemico, riscoprendo gusti e passioni di un tempo.

«Visto il successo della serata “Grand Tour”, in cui abbiamo ammirato oggetti e stampe d’epoca, collezioni e immagini dedicate all’esplorazione, abbiamo deciso di avviare un ciclo di “Serate Antiquarie” sperando che possano essere  occasione di aggregazione, confronto e crescita per i partecipanti, integrando conoscenze e competenze anche con altre discipline: dal cinema al teatro alla musica. In questo caso, abbiamo riflettuto sulle Wunderkammer, le stanze delle meraviglie, a cui abbiamo dedicato una mostra a dir poco sorprendente. Dopotutto, come diceva Picasso, “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” e mi piace pensare che questa sia la missione anche di noi antiquari: divulgatori d’arte ed esploratori del bello. Noi, che ci occupiamo dell’immagine, ma anche di ciò che vi è dietro: di ieri, ancor prima che dell’oggi. Una passione e una cultura che spero in tanti vorranno coltivare con noi, a partire proprio dalla scoperta di questi microcosmi fantastici, a metà tra la scienza e la fantasticheria» – ha dichiarato Domenico Piva, Presidente Associazione Antiquari Milanesi.

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