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Anticorruzione, primo sì al Senato: la legge torna alla Camera

Due nuove figure di reato: traffico d’influenze e corruzione fra privati – Monti: “E’ una legge fondamentale per creare attrattività del Paese e crescita” – Severino: “Ora il primo impegno è per il voto di scambio” – Sull’incandidabilità dei condannati “lavoriamo con tempestività” – Niente da fare invece per falso in bilancio e auto-riciclaggio.

Anticorruzione, primo sì al Senato: la legge torna alla Camera

Via libera dall’Aula del Senato al disegno di legge anti-corruzione, che torna alla Camera per la quarta lettura. Sul provvedimento il Governo aveva posto la questione di fiducia. I voti favorevoli sono stati 256, 7 i contrari, 4 gli astenuti. Anche la Lega ha votato a favore del provvedimento nel suo complesso. Tra le novità fondamentali, la creazione di due nuove figure di reato: il traffico d’influenze e la corruzione fra privati.

Il testo non contiene una serie di norme: il ripristino del falso in bilancio (depenalizzato nel 2002 dal secondo governo Berlusconi), il reato di auto-riciclaggio (invocato da Ue e banca d’Italia) e quello di voto di scambio. Il reato di concussione (commesso dal pubblico ufficiale che si fa corrompere)viene spacchettato in due fattispecie: per la “corruzione per costrizione” le pene restano immutate a 12 anni nel massimo e si inaspriscono da 3 a 4 anni nel minimo, mentre per “l’ indebita induzione” la pena scende da 12 a 8 anni, con conseguente abbassamento dei tempi di prescrizione da 15 a 10 anni.

“Sulla legge contro la corruzione siamo in dirittura d’arrivo – ha commentato il Premier Mario Monti -. E’ una legge fondamentale per creare attrattività del Paese e crescita. Persino l’emiro del Qatar, non il re di Norvegia, non investe di più in Italia perché teme la ‘corruption'”.

Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha invece sottolineato che “le leggi sono tutte perfettibili, ma a me questo sembra un testo forte e equilibrato. Il Parlamento lo ha condiviso con numeri forti e significativi”. A questo punto, secondo il Guardasigilli “il primo impegno è per il voto di scambio“. Quanto all’incandidabilità per i condannati con sentenza passata in giudicato, “sul tema si sta già lavorando e con assoluta tempestività – ha assicurato ancora Severino -. Appena il ddl sarà varato, si affronterà anche questo tema”. Il rischio è però che questa misura non entri in vigore in tempo per avere efficacia alle prossime elezioni politiche. 

Infine, le reazioni dai numeri uno della maggioranza. Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, è entusiasta: “Finalmente la legge anti corruzione. Non se ne poteva più delle perdite di tempo”. Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, approva anche la scelta del Governo di porre la fiducia: “Sono molto contento che il Governo abbia scelto di mettere la fiducia sul ddl anti corruzione. E’ una scelta giusta per accelerare i tempi”. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, è invece più cauto: “Si tratta di un passo avanti significativo, ma il compito non è finito”.

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