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Anima vola in Borsa dopo conti 2024: l’Opa di Banco Bpm si fa più costosa con un gap di 200 milioni

Imagoeconomica

Anima Holding conquista Piazza Affari, con il titolo che segna una performance in crescita dopo la pubblicazione dei conti 2024, spingendosi verso i 7 euro per azione. Al momento, il valore delle azioni è sopra i 6,9 euro per azione e si allontana a grandi passi dai 6,2 euro proposti nell’Opa di Banco Bpm, mettendo così sotto pressione l’istituto guidato da Giuseppe Castagna, che per pareggiare questo balzo dovrà aumentare il prezzo dell’offerta di almeno il 13%. Questo, infatti, comporterebbe un incremento di circa 200 milioni di euro nel valore complessivo dell’operazione, portando il controvalore dell’Opa da 1,583 miliardi a 1,787 miliardi di euro.

Anima, i risultati del 2024: utili e dividendi alle stelle

Anima chiude il 2024 con numeri decisamente positivi, che confermano la solidità del gruppo. L’utile netto consolidato si avvicina a 228 milioni di euro, con un impressionante +53% rispetto al 2023. Grazie a questi risultati, la società ha deciso di alzare il dividendo dell’80%, portandolo a 45 centesimi per azione, rispetto ai 25 centesimi distribuiti lo scorso anno. A questi livelli, il dividend yield si attesta intorno al 6,5%.

Il patrimonio complessivo del gruppo raggiunge quota 204 miliardi di euro, con una raccolta netta di 864 milioni, escludendo le deleghe assicurative di Ramo I, che hanno visto riscatti consistenti. Questo risultato è stato reso possibile anche grazie all’ingresso nel perimetro di Castello Sgr e Kairos, che hanno contribuito a incrementare significativamente le masse gestite.

Un ruolo fondamentale nel miglioramento dei risultati lo hanno avuto le commissioni, con un’impennata delle commissioni di gestione, che sono salite a 339 milioni di euro, registrando un incremento del 17% su base annua. Ma il vero salto in avanti si è verificato nelle commissioni di incentivo, che sono passate da 35 milioni di euro nel 2023 a ben 125 milioni nel 2024, un aumento notevole che ha avuto un impatto importante sui ricavi complessivi. Infatti, i ricavi totali di Anima hanno raggiunto i 530 milioni di euro, con un aumento del 44%, o del 33% al netto delle commissioni.

La posizione finanziaria netta ha visto un altro miglioramento importante, passando da un debito di 13,2 milioni di euro nel 2023 a una cassa netta di 251,5 milioni di euro. Questo balzo positivo è stato sostenuto da una serie di operazioni strategiche, come l’acquisto di azioni proprie per 40 milioni di euro e il pagamento di dividendi per 79,5 milioni. Inoltre, la partecipazione di Anima in Mps ha registrato un significativo guadagno grazie a plusvalenze derivanti dall’acquisto di azioni della banca senese, che ha contribuito ulteriormente a migliorare la posizione finanziaria netta.

Un ruolo centrale nel risiko bancario e l’ingresso in Mps

Anima si conferma anche protagonista nel cuore del risiko bancario italiano: èsotto Opa da parte di Banco Bpm, che a sua volta è coinvolto in un’Opa da parte di Unicredit, creando una dinamica di alta tensione nel settore.

Non solo: Anima ha fatto parlare di sé anche per l’acquisto, insieme a Banco Bpm, Caltagirone e Del Vecchio, di una quota di Montepaschi messa in vendita dal ministero dell’Economia e delle Finanze. In particolare, Anima ha acquisito il 3% di Mps, pari a 219 milioni di euro, portando così la sua partecipazione totale nella banca senese al 4%. “La nostra partecipazione in Banca Mps è strategica” – ha detto l’ad della sgr, Alessandro Melzi d’Eril, nel corso della conference call con gli analisti –. È un investimento strategico per noi Banca Mps è un partner molto importante. Siamo felici di avere una partecipazione nell’istituto”.

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Categories: Finanza e Mercati