Taluni azionisti di Anima, tra cui l’amministratore delegato Melzi d’Eril e altri top manager, hanno ciascuno assunto nei confronti di Banco Bpm separati impegni di adesione all’Opa. Lo sottolinea Bpm in una nota. Gli impegni hanno ad oggetto tutte le azioni di Anima detenute da tali azionisti, pari all’1,5% del totale del capitale di Anima che congiuntamente alle azioni di Anima già detenute da Banco Bpm e le azioni di Anima oggetto degli impegni di adesione sottoscritti, rispettivamente, da Poste Italiane e Fsi Sgr (resi noti al mercato in data 12 febbraio 2025), rappresentano complessivamente il 44,8% del capitale di Anima. Gli impegni, si legge, sono soggetti a talune condizioni, tra cui l’autorizzazione all’incremento del corrispettivo dell’Offerta da parte dell’Assemblea dei Soci di Banco Bpm convocata per il 28 febbraio 2025.
La Fondazione Carilucca, azionista di Banco Bpm con una quota dell’1,24% del capitale, voterà a favore della proposta del cda guidato da Giuseppe Castagna di alzare a 7 euro il corrispettivo dell’opa su Anima e di rivedere alcune delle condizioni a cui l’offerta è subordinata. “Sicuramente appoggeremo la proposta del consiglio” nell’assemblea di Banco Bpm del 28 febbraio, ha detto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, interpellato dall’ANSA. Al momento, ha aggiunto, “non risulta convocato” il patto di consultazione che riunisce il 6,5% del capitale e a cui partecipano alcune fondazioni, tra cui Carilucca, ed enti previdenziali. “In ogni caso – ha ricordato Bertocchini – ognuno può votare come vuole”. Quanto all’offerta di Unicredit “è assolutamente prematuro” parlarne. “Dobbiamo vedere quanto rilanceranno, se non c’è rilancio credo la cosa non vada a buon fine”, ha spiegato.