Anima ha chiuso il mese di novembre con una raccolta netta in risparmio gestito (ex deleghe assicurative ramo I) positiva per 3 milioni di euro (+660 da inizio anno). Considerando anche la voce esclusa, è negativa per 693 milioni di euro (-4.802 milioni da inizio anno). Le masse in gestione totali si sono attestate 205,2 miliardi (206,2 miliardi includendo le masse amministrate). Nel novembre 2023 la raccolta era stata negativa per 340 milioni.
“Proseguono i trend di raccolta e di mercato che hanno portato il gruppo a nuovi record di patrimoni in gestione, con una redditivita’ piu’ alta che in passato – ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding – Anima sgr registra forti raccolte retail e deflussi tecnici di scarso impatto economico, mentre il segmento composto da Anima Alternative, Castello e Kairos ha superato da inizio anno il miliardo di euro di raccolta netta”.
Titolo ancora in rialzo
A Piazza Affari il titolo Anima guadagna lo 0,47% e sale a quota 6,475 euro per azione, ormai stabilmente sopra il prezzo dell’offerta pubblica di acquisto lanciato lo scorso 7 novembre da Banco Bpm.
Sul mercato ci si interroga da giorni su chi stia acquistando le azioni di Anima. Forse sono investitori che scommettono su un rilancio dell’offerta, ma almeno in teoria una revisione dei termini non è scontata dal momento che Banco Bpm è oggetto di ops da parte di Unicredit e dunque deve fare i conti con la passivity rule. Fatto sta che se le azioni continueranno a salire e se l’istituto guidato da Giuseppe Castagna non ritoccherà i termini dell’offerta, sarà difficile che l’opa sulla sgr riuscirà ad andare a buon fine.