Nel 2016 la raccolta complessiva dei premi delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra europee ha superato i 134 miliardi, con un calo dell’8,8% rispetto al 2015. Lo rende noto l’Ania, precisando che l’incidenza dei premi totali (Vita e Danni) sul Pil è diminuita dall’8,9% all’8,0%.
Nel dettaglio, l’anno scorso la raccolta premi nei rami Danni delle imprese nazionali ed extraeuropee è scesa dell’1,0%, a 32,0 miliardi, come risultato di una diminuzione nel settore rc auto, i cui premi hanno registrato una flessione del 3,8%, e di un aumento negli altri rami danni, i cui premi sono cresciuti del 2,0%.
La raccolta premi nei rami Vita è stata pari a 102 miliardi in diminuzione dell’11% rispetto al 2015. Si tratta, sottolinea l’Ania, della prima contrazione dei premi dopo tre anni di continua crescita: +22% nel 2013, +30% nel 2014 e +4% nel 2015.
Le rappresentanze di imprese europee operanti in Italia in regime di stabilimento hanno registrato nel 2016 una variazione negativa dei premi contabilizzati più contenuta rispetto alle imprese nazionali (-2,4% rispetto a -8,8%).
La diminuzione ha riguardato sia il settore Vita (-3,9%) sia il settore Danni (-0,8%). Con un volume premi (per il campione di imprese rilevato) pari a 8,8 miliardi, le rappresentanze di imprese europee incidono per circa il 6% della raccolta premi totale. Si stima che questa incidenza sfiorerebbe il 7% qualora si fossero ricevuti i premi da parte di tutte le rappresentanze europee.