Un fuggi fuggi generale scatena il panico. Si forma una calca che non lascia scampo. Ci sono sei morti e oltre 120 i feriti, di cui 12 gravi. Questo il bilancio della tragedia accaduta nella notte tra il 7 e l’8 dicembre nella discoteca ‘Lanterna azzurra’ di Corinaldo, in località Madonna del Piano, provincia di Ancona, poco prima del concerto di Sfera Ebbasta.
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Cinque i giovanissimi che hanno perso la vita schiacciati dalla calca, cui si aggiunge una madre, presente all’evento per accompagnare la figlia: due ragazze del 2004 di Senigallia, un ragazzo del 2002 di Ancona, un ragazzo e una ragazza del 2003 di Fano. La donna, di Senigallia, aveva 39 anni.
Tra i feriti, oltre un centinaio, ci sono 7 codici rossi, una sessantina sono invece i feriti lievi.
Mentre i ragazzi in discoteca attendono l’arrivo del rapper Sfera Ebbasta, un altro ragazzo ha spruzzato lo spray al peperonincino, I giovani provano ad uscire dalle uscite di emergenza, si accalcano su uno scivolo all’uscita posteriore del locale, una balaustra laterale crolla e in tanti cadono in un piccolo fossato. Il volo è di pochi metri, sufficiente perché sei persone muoiano schiacciate o soffocate.
Già partite le indagini dei carabinieri sulle cause dalla tragedia e la discoteca è stata posta sotto sequestro. Gli inquirenti si stanno muovendo su due fronti. Da un lato si indaga sul ragazzo ripreso dalle telecamere che ha spruzzato lo spray al peperoncino; dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca. I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray – sembra una ragazza – quelle di morte come conseguenza di altro reato o l’omicidio preterintenzionale. Nel caso dei gestori della discoteca, l’omicidio colposo. “I biglietti venduti sono circa 1.400 a fronte di una capienza di 870 persone circa”, ha detto il procuratore capo della Repubblica di Ancona Monica Garulli.
Secondo quanto si apprende, il ragazzino che ha spruzzato lo spray – che è residente nella provincia – è stato identificato sulla base delle testimonianze e non sarebbe stato ancora sentito dalla Procura dei Minorenni.
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“Stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre, siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l’abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare…“. Racconta all’Ansa un sedicenne rimasto ferito nella calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo. Il suo racconto è confuso. La calca a quel punto si sarebbe sfogata di lato e decine di ragazzi sarebbero caduti da un muretto nella zona sottostante. “Uno è morto schiacciato sotto a tutti” dice ancora il 16enne.
“Sono profondamente addolorato per quello che è successo ieri sera a Corinaldo – scrive su Instagram il rapper Sfera Ebbasta – È difficile trovare le parole giuste per esprimere il rammarico e il dolore di queste tragedie. Non voglio esprimere giudizi sui responsabili di tutto questo, vorrei solo che tutti quanti – aggiunge – vi fermaste a pensare a quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca”.
“È una tragedia che lascia impietriti. Il pensiero è di vicinanza e solidarietà alle famiglie delle giovanissime vittime, al loro dolore lacerante e alle condizioni dei tanti feriti con l’augurio di pronta guarigione. Si dovrà fare piena luce sull’accaduto, accertando responsabilità e negligenze. I cittadini hanno diritto alla sicurezza ovunque, nei luoghi di lavoro come in quelli di svago, che deve essere assicurata con particolare impegno nei luoghi di incontro affollati, attraverso rigorose verifiche e controlli. Non si può morire così”. Lo dice il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
‘Ora è il momento dei soccorsi e del cordoglio, ma è chiaro che sono numerose le domande in ordine alla responsabilità di questa tragedia, al rispetto delle norme di sicurezza, che dovranno trovare una risposta chiara, celere e univoca. Lo pretendiamo.”, scrive su Facebook il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“È assurdo morire così. Come governo faremo massima chiarezza sulla dinamica della vicenda (se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza) e individueremo i responsabili. Un abbraccio e un pensiero alle famiglie”. Questo il commento su Facebook pubblicato dal vicepremier Luigi Di Maio.
“Non si può morire così a quindici anni, un pensiero e una preghiera per i sei morti di stanotte nelle Marche, e una speranza per i tredici feriti gravi ancora ricoverati. E un impegno: trovare i responsabili di queste sei vite spezzate, chi per cattiveria, stupidità o avidità ha trasformato una serata di festa in una tragedia”, ha commentato Matteo Salvini.
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(Ultimo Aggiornamento: 09.40 del 9 dicembre).