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Anche Avio potrebbe rinunciare all’Ipo

Avio potrebbe seguire le orme di Rhiag e Moncler. Secondo alcune indiscrezioni, l’azienda italiana leader nel settore dell’aeronautica civile sarebbe sul punto di rinunciare alla quotazione in Borsa per scegliere la strada della cessione. L’Ipo avrebbe valutato l’azienda poco meno di 4 miliardi di euro, ma sembra che il private equity inglese Cinven, l’azionista di controllo affiancato in minoranza da Finmeccanica, sia orientato verso un “dual track”, un percorso tra la quotazione e la cessione ad un gruppo strategico o finanziario.

 

La francese Safran sarebbe fra i gruppi interessati. Si tratta di un colosso nato sei anni fa dalla fusione tra la Sagem e la Snecma, società attive rispettivamente nel settore della difesa e dell’aerospaziale. Oltre ai transalpini, sembra che l’azienda italiana faccia gola anche a un gruppo di Singapore e a una conglomerata russa. L’approdo a Piazza Affari di Avio era previsto per la fine di quest’anno, al massimo i primi mesi del 2012. Ma a questo punto l’impresa dovrà scegliere la strada che ritiene più redditizia, considerando che i debiti hanno ancora un peso notevole sul suo bilancio: si parla di oltre 1,4 miliardi, a fronte di un Ebitda da 339,1 milioni.

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