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Anas, fine dell’era Ciucci arriva Gianni Vittorio Armani da Terna

All’Anas arriva Gianni Vittorio Armani. Sarà lui a prendere il posto di Pietro Ciucci alla guida del gruppo. Lo ha annunciato ieri sera la stessa società precisando che l’assemblea dell’Anas ha nominato il nuovo Cda che resterà in carica fino al 2017 e sarà composto da tre persone: Armani, Cristiana Alicata e Francesca Moraci.

Il nuovo presidente e ad del gestore della rete stradale ed autostradale italiana proviene dal gruppo Terna dov’era entrato nel 2005, prima come direttore Operations Italia, successivamente come amministratore delegato di Terna Rete Italia, società del gruppo che si occupa dell’esercizio, della manutenzione e dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. In precedenza aveva lavorato al Grtn-Gestore della Rete Elettrica Nazionale (2003-2005), prima ancora in McKinsey & Company (1998-2003) e in Telecom Italia (1995-1996).

Alicata, invece, è responsabile della sede di Napoli di Fca Center Italia Spa e ha ricoperto vari incarichi nel gruppo Fiat, mentre Moraci è professore ordinario di Urbanistica presso la Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ed è componente fra l’altro del Comitato di Esperti preposto all’elaborazione del piano strategico nazionale della portualità e della logistica.

“L’Anas che lascio è diventata, grazie al lavoro e al contributo di tutti voi, un’azienda moderna, con una serie articolata di società partecipate, operanti in Italia e all’estero; i conti in ordine e un bilancio risanato e sostenibile, che si chiude in utile dal 2008 e lo scorso anno si è aggiudicato per la prima volta l’Oscar della trasparenza; entrate certe e definite, in grado di coprire le spese di gestione; un sistema di qualità certificato; un avanzato sistema di trasparenza e di auditing interno; spese per consulenza tagliate a zero”, ha scritto il presidente uscente dell’Anas Pietro Ciucci che lascia il gruppo dopo averlo guidato per dieci anni, dopo le polemiche per il crollo dei viadotti in Sicilia e Sardegna e investito dagli scandali che hanno toccato il ministero delle Infrastrutture (il caso Lupi-Incalza).

Anas ha chiuso il bilancio, approvato dall’assemblea , con un utile in crescita a 17,6 milioni di euro dai 3 milioni dell’anno precedente. Approvata anche una ricca cedola per il socio pubblico (ministero dell’Economia e delle Finanze) pari a quasi l’intero utile (16,7 milioni di dividendo).

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Categories: Finanza e Mercati