Nuovo assetto di vertice per Amundi in Italia. Il gruppo francese ha nominato Gabriele Tavazzani amministratore delegato e direttore generale, mentre l’uscente Cinzia Tagliabue (ceo dal 2017) resterà nel board come presidente. Una delle partite più importanti che Tavazzani dovrà gestire sarà quella dell’accordo commerciale con Unicredit che potrebbe ridisegnare le geografie del risparmio gestito in Italia.
L’intesa, raggiunta dopo l’acquisto di Pioneer e in scadenza nel 2027, è stata messa in forte discussione dall’alleanza che piazza Gae Aulenti ha appena raggiunto. Unicredit e Azimut, il gruppo indipendente dei fondi sotto la presidenza di Pietro Giuliani, hanno siglato a metà dicembre un accordo sul fronte del risparmio gestito per sviluppare il segmento dell’asset management della banca. Alleandosi con Azimut, l’istituto milanese guidato da Andrea Orcel ha lanciato ufficialmente battaglia contro Amundi per la creazione di un polo tutto italiano dell’asset management. E sebbene un divorzio non sia scontato, si ritiene che il riposizionamento di Unicredit potrebbe preludere a una revisione degli accordi con Amundi.
Il nuovo ceo di Amundi
Tavazzani è stato ceo di Amundi Austria dal maggio 2020 e deputy ceo della medesima entità dal 2018. Dal 2015 al 2018, prima di entrare a far parte di Amundi Austria, il manager è stato ceo, presidente del management board e cio di Amundi Polska TFI, la società di gestione di Amundi in Polonia. In precedenza, dal 2009 al 2015, Tavazzani è stato Condirettore Generale e Head of Sales and Marketing di Amundi Sgr. Ancora prima ha lavorato in Italia presso Crédit Agricole Asset Management ricoprendo nel corso degli anni vari ruoli. Il nuovo ceo di Amundi lavora nel Gruppo Crédit Agricole dal 1996 e vanta oltre 25 anni di esperienza nel settore finanziario sia in Italia che a livello internazionale.