Non si vive solo di grandi etichette e di grandi aziende. C’è un’Italia minore, sparsa lungo tutto l’arco dello stivale, che fuori dai grandi riflettori mediatici produce un vino di territorio, meglio sarebbe dire a difesa del territorio e della sua identità antica, raccogliendo l’eredità di secoli di storia, è quella dei vignaioli indipendenti.
Questa Italia fatta di gente che segue tutto il percorso del suo vino genuino dalla campagna all’imbottigliamento, espressione di realtà “familiari, artigianali e trasparenti”, vuole farsi conoscere sempre più, si è data una associazione, e un simbolo per essere immediatamente riconoscibile. E ora si promuove anche con un video.
Un vignaiolo che porta sulla testa un cesto di uva e la cui ombra diventa bottiglia, è il protagonista di un video di animazione della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. La campagna è stata ideata per promuovere e far conoscere il logo, apposto sulle bottiglie dei soci a identificazione di un vino prodotto da un Vignaiolo Indipendente, ovvero colui che gestisce le proprie vigne e segue la filiera di produzione in tutte le sue fasi.
La campagna, social e non solo, coinvolgerà soci e appassionati secondo uno spirito di comunità e condivisione.
Il protagonista assoluto della campagna è Ampelio, così chiamato per il significato greco del termine greco Αμπελιος, ovvero “colui che cura la vigna”, destinato a diventare la Ferragni virtuale del vino indipendente, un influencer che vuole attirare interesse e nuovi consumatori.
Nel video Ampelio prende vita, esce dal logo e si mette al lavoro. Il vignaiolo FIVI infatti non segue solo tutta la filiera, ma è anche interprete di una viticoltura che si prende cura del territorio e che vuole farsi custode della tradizione.
“Apportare alle proprie bottiglie il logo FIVI garantisce che quello è un vino prodotto integralmente da un Vignaiolo – afferma Lorenzo Cesconi, vicepresidente della Federazione – Il logo ben visibile sulle bottiglie è una fortissima rivendicazione d’identità. Non si tratta solo di un marchio, ma di un simbolo: è come una stretta di mano tra chi compra e il Vignaiolo.
FIVI è stata tra le prime associazioni, se non addirittura la prima, a mettere il proprio logo distintivo sulla bottiglia, prova di grande convinzione e di forte senso di appartenenza. Perché essere Vignaiolo è un modo di produrre, di essere, di vivere. Con questo video speriamo di arrivare nelle case dei consumatori per far capire loro il nostro lavoro e aiutarli nella scelta quando devono acquistare un vino. Perché se vedi quel logo sulla bottiglia, sai cosa prendi”.
Il video è stato realizzato da Corrado Virgili, da oltre 25 anni nel settore della computer grafica, che vanta collaborazioni con le più importanti produzioni di cinema di animazione italiane e con Rai TV.
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani.
Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro.
I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.