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Amco comprerà 7,5 miliardi di crediti entro il 2025: ecco gli obiettivi del nuovo piano triennale

La controllata del Tesoro specializzata nella gestione dei crediti deteriorati per il prossimo triennio punta a mantenere una composizione bilanciata tra sofferenze e utp acquistando nuovi portafogli. Il progetto Glam sui crediti garantiti punta a quota 11,1 miliardi

Amco comprerà 7,5 miliardi di crediti entro il 2025: ecco gli obiettivi del nuovo piano triennale

Entro il 2025 Amco, l’Asset Management Company del Tesoro, investirà 7,5 miliardi di euro in acquisti di nuovi portafogli bilanciati tra Npl (Non-Performing Loans) e Utp (Unlikely To Pay). Al termine del Consiglio di amministrazione di Amco, guidata da Marina Natale, è stato approvato il nuovo piano triennale, con il quale si punta a una strategia di crescita diversificata, sia come investitore sia come servicer: “il focus si sposterà sui ticket medio-piccoli per seguire l’evoluzione del mercato del credit management” dice una nota della società che gestisce il processo di recupero dei crediti deteriorati e che ha avuto un ruolo importante nella vicenda Mps.“

Sostenibilità per Amco significa accompagnare le aziende in un percorso di ripresa, con un approccio personalizzato e rispettoso del cliente, orientato alla ricerca di soluzioni collaborative e sostenibili” dice Natale. “La strategia di Sostenibilità di Amco si basa su quattro pilastri, GSSE: Governance sostenibile, Sostenibilità del credito, Sviluppo del capitale umano, tutela dell’ambiente. Tutto ciò, perseguendo obiettivi di redditività per la società”.

Amco: la piattaforma Glam sarà implementata con 11,1 mld entro il 2025

Amco, con 36,2 miliardi di NPE (non performing exposures, l’esposizione che le banche hanno nei confronti dei crediti deteriorati) pro-forma a fine settembre 2022, di cui 13,2 miliardi di UTP, per il 75% relativi a oltre 41.000 imprese italiane, punta anche a implementare la piattaforma Glam (Guaranteed Loans Active Management) per la quale si stima una contribuzione entro il 2025 di complessivi 11,1 miliardi di euro, di cui 2,9 miliardi in gestione ad Amco, oltre a 8,2 miliardi in gestione a special servicer.

Nuovi progetti in partnership: fondi per 1,5 miliardi

Accanto all’attività di investimento, Amco strutturerà nuovi progetti in partnership con altri operatori di mercato e che comprendono la creazione di fondi multi-originator per un totale di 1,5 miliardi di AuM (Asset under management) dedicati a specifici settori, aree geografiche o determinate categorie di imprese in difficoltà, per favorirne il rilancio. Si prevede il coinvolgimento di partner strategici che supporteranno il rilancio delle categorie di imprese in difficoltà

Amco: gli obiettivi al 2025, gli asset saliranno a 38,2 miliardi, Ebitda +12,4%

Amco prevede che gli asset under management (Aum) crescano da 36,5 miliardi di euro a fine 2022 a 38,2 miliardi al 2025, ovvero 44,6 miliardi includendo gli Aum relativi alla piattaforma Glam in gestione agli special servicer. Il mix “gestionale” vedrà un incremento dei volumi gestiti in outsourcing dal 28% a fine 2022 al 40% a fine 2025. Il collection rate è previsto in aumento da circa il 4,5% – atteso per il 2022 – al 7,2% nel 2025, includendo gli incassi relativi alla piattaforma Glam.
Amco prevede inoltre di aumentare i ricavi del 15,4% annuo, fino a 545 milioni di euro (da 307 milioni nel 2021) grazie ai progetti di espansione del business e a una maggiore crescita dei ricavi da servicing.

L’Ebitda è atteso in aumento del 12,4% annuo nel 2021-2025, raggiungendo 297 milioni di euro (186 milioni nel 2021) e incorpora i nuovi investimenti IT legati all’ottimizzazione dei sistemi a supporto della gestione dei portafogli (data analytics), all’industrializzazione dei processi e allo sviluppo della piattaforma Glam. L’Ebitda margin al 2025 sarà superiore al 50%.

Il piano prevede poi una solida generazione di cassa con un cash Ebitda a 1 miliardo di euro nel 2025, ovvero due volte il dato del 2021 (0,5 miliardi nel 2021), supportato dalla dinamica positiva degli incassi. “La generazione di cassa consentirà di finanziare i nuovi investimenti e di rifinanziare sul mercato solo una parte (circa 1 miliardo di euro) delle scadenze del debito” dice la nota.

Amco conferma inoltre la struttura patrimoniale, con un Cet1 ratio al 38,5% a fine 2025 (37% a settembre 2022), ben superiore al livello minimo regolamentare, e un rapporto Pfn /Patrimonio netto al 2025 di 1,0 volte. Infine nel corso del triennio Amco punta ad aumentare il personale raggiungendo 559 unità a fine 2025, rispetto le 368 a fine settembre 2022.

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