Si spera ancora in un agosto “affollato “, soprattutto da quando il mare è risultato il più pulito d’Italia assieme a quello della Sardegna. La Puglia guarda con un po’ più di ottimismo alle prossime settimane estive dopo che il suo Centro Regionale Mare (CRM) ha diffuso i dati del Servizio nazionale di protezione ambientale sulla qualità delle acque. Numeri da record, dal Gargano al Salento, con il 99,7% delle acque classificate eccellenti. Un risultato che la Regione ha conquistato investendo 7 milioni di euro e combattendo in particolare la diffusione selvaggia della plastica . Il CRM, creato nove mesi fa, è impegnato sui 2 progetti molto caratterizzanti: Fishing for litter per il recupero della plastica in mare e Plastic free per il non utilizzo della plastica nei lidi. Nonostante queste buone performances per i prossimi tre anni la Regione prevede di spendere altri 12 milioni di euro per incrementare i controlli e far crescere la sensibilità ambientale.
“Siamo una Regione con quasi mille chilometri di costa e abbiamo un mare straordinario – dice il direttore generale Arpa Puglia ,Vito Bruno – Siamo stati premiati, insieme alla Sardegna, per il mare migliore d’Italia per la acque di balneazione con qualità eccellente. E i dati sono quelli ufficiali del Sistema nazionale della protezione dell’ambiente”. Nessun riferimento polemico alle altre classifiche o alle bandiere blu rilasciate da altre organizzazioni e che sistematicamente generano discussioni. Qui evidentemente i soldi pubblici sono stati spesi bene e con controlli accurati. Il CRM si afferma, dunque, come eccellenza per la valorizzazione del mare e delle attività produttive ad esso legato. Un luogo fisico sorto in concomitanza con le campagne ambientaliste globali, che lavora secondo protocolli nazionali in ottemperanza a direttive comunitarie. Intensa anche l’adesione a lavori di ricerca con partner nazionali e internazionali.
Chiaramente soddisfatto di questi risultati è il Presidente della Regione Michele Emiliano. “La Puglia – ha detto a commento dei dati sulla qualità del mare – ha istituito il Centro Regionale Mare e i tecnici dell’Arpa, non si occupano solo dell’aria, della terra e delle altre condizioni ambientali, ma anche del mare”. Una risorsa fondamentale per l’economia regionale da tutelare. I dati sono il frutto degli investimenti sulla depurazione delle acque e in generale sulla bonifica degli impianti anche delle aziende. Molti imprenditori hanno aderito i questi anni a progetti regionali, utilizzando fondi europei per proteggere coste e litorali. Numeri e giudizi, in conclusione, che nelle prossime settimane potrebbero invertire quel -40 % di turisti registrato sino ad oggi.