X

Ambiente: anche le crociere diventano green, ma solo il 2% dei porti è dotato di banchine elettrificate

Pixabay

La crisi innescata dalla pandemia di Covid è lontana, ma la nuova strada sostenibile per le navi da crociera viaggia a pochi nodi marini. Giusto per stare in tema. La Clia, l’associazione che riunisce le società delle crociere, ha stimato che entro 5 anni ci saranno 210 navi elettrificate. Il problema è che i porti non sono pronti ad ospitarle.

Oggi solo il il 46% della flotta mondiale trova un sistema di elettrificazione a terra. I porti attrezzati per dare corrente sono meno del 2% del totale. Questo quanto emerge dall‘ultimo Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices, curato da Clia.

Le compagnie aderenti all’associazione si sono impegnate affinché entro il 2035 tutte le loro navi siano dotate di sistemi per sfruttare l’elettrificazione delle banchine. Un progresso significativo che permetterà alle navi da crociera di diventare meno impattanti e agli armatori di scrollarsi di dosso l’accusa di inquinare le località toccate.

L’Europa pensa ai porti

Ad oggi sono solo 10 i porti europei con le banchine già elettrificate in quattro Paesi: Germania, Norvegia, Svezia e Gran Bretagna, nessuno in Italia. Il programma Fit-for-55 dell’Ue ha un capitolo dedicato alla riconversione energetica dei principali porti europei. Le infrastrutture portuali, giuridicamente molto diverse da Paese a Paese, saranno dunque chiamate a guidare il cambiamento. In questo contesto occorre considerare che ammonta a 3 trilioni di dollari la cifra (costi 2021) stimata per la decarbonizzazione degli scali di tutto mondo.

E i porti italiani? Ci vogliono 400 milioni per il potenziamento a fronte di oltre 400 miliardi di euro tra import-export e traffico crocieristico. Grandi numeri riguardano anche la cantieristica sostenibile: “Le compagnie continuano a investire per ammodernare la flotta, renderla sostenibile e per proteggere gli oceani, l’aria e le destinazioni” ha detto Kelly Craighead, presidente di Clia.

In Grecia, Italia e Spagna si lavora a motori nautici multi-carburante, celle a combustibile, fotovoltaico, batterie di accumulo per il risparmio energetico. Anche secondo Srm, il Centro Studi di Intesa Sanpaolo,  le navi in cantiere con carburante Gnl sono quasi il 40% del portafoglio ordini. Se le navi green del futuro sono già in cantiere dobbiamo sperare che anche i governi facciano altrettanto per costruire un futuro più sostenibile. Per ora non è così.

Related Post
Categories: Economia e Imprese