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Amazon vince prima causa civile in Italia contro recensioni false a 5 stelle: ecco la sentenza e chi è stato condannato

Matteo Lirosi - FIRSTonline

Amazon ha vinto la prima causa civile in Italia contro le recensioni false. Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza che ha giudicato colpevoli alcuni individui che cercavano di favorire la pubblicazione di recensioni a 5 stelle sul sito di Amazon. La sentenza ha portato alla chiusura di Realreviews.it e ha vietato al suo gestore di intraprendere attività simili in futuro. Per il tribunale il proprietario del sito ha violato le leggi sulla concorrenza sleale, causando danni sia ad Amazon che ai suoi clienti.

“La sentenza del Tribunale di Milano segna una tappa importante nella nostra lotta per proteggere i clienti dalle recensioni false. Il nostro obiettivo è assicurare che ogni recensione sullo store di Amazon sia affidabile e che rifletta le reali esperienze dei consumatori”, ha detto Claire O’Donnell, Direttore di Selling Partner Trust & Store Identity di Amazon.

Realreviews.it: rimborso completo in cambio di una recensione a 5 stelle

La sentenza ha rivelato che Realreviews.it offriva un rimborso completo dei prodotti acquistati ai recensori se pubblicavano e fornivano la prova di recensioni a 5 stelle. Amazon ha dichiarato che questa azione legale fa parte di un più “ampio sforzo globale per contrastare le recensioni false”.

Non è la prima volta, infatti, che il colosso di Jeff Bezos si adopera per contrastare questo fenomeno. Nel 2015, Amazon ha avviato la sua prima causa contro i broker di recensioni false e ha da allora istituito team globali composti da avvocati, investigatori e analisti per combattere il fenomeno legalmente. L’anno scorso, l’azienda ha intrapreso azioni contro 44 individui in Europa e ha avviato nove nuove azioni legali in Spagna, Germania e Francia.

Applausi ad Amazon sono giunti anche da chi difende i consumatori in buona fede: “Non possiamo che plaudere all’impegno di Amazon e alla prima storica sentenza emessa da un tribunale civile in Italia contro un sito di recensioni false – ha commentato Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo – denunciamo da tempo il fenomeno delle recensioni abusive che inganna e colpisce in primis i consumatori in buona fede”.

Amazon: la nuova politica di reso

Amazon ha annunciato una significativa rivoluzione nella sua politica di resi, passando da un periodo di restituzione di 30 giorni a soli 14 giorni per i prodotti di elettronica di consumo come gli smartphone. Questa mossa potrebbe essere un tentativo di contrastare i resi “tattici”, dove i clienti acquistano e utilizzano un dispositivo solo per restituirlo poco prima della scadenza del periodo di restituzione per ottenere un rimborso completo. La nuova politica sui resi entrerà in vigore il 25 marzo 2024 e sarà applicata anche nel mercato italiano. Secondo il nuovo regolamento di Amazon, anche i venditori terzi che operano sulla piattaforma dovranno rispettare almeno le politiche di reso stabilite dall’azienda, garantendo un periodo di restituzione di almeno 14 giorni, con la possibilità di estenderlo a discrezione di ciascun venditore.

Amazon non ha fornito una spiegazione ufficiale per il cambiamento della politica sui resi. Tuttavia, ci sono diverse ipotesi in circolazione riguardo ai motivi di questa decisione, con molte società che stanno rivedendo le proprie politiche in generale sui resi. Oltre a contrastare la politica dei resi tattici, un’altra possibile ragione per il cambiamento potrebbe essere l’impatto negativo dei resi sulle aziende. Secondo dati della National Retail Federation, negli Stati Uniti nel 2022 i resi hanno raggiunto i 816 miliardi di dollari. A livello ambientale, poi, i resi hanno un impatto significativo, con stime che indicano che nel 2022 i processi di gestione dei resi hanno prodotto circa 24 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e che circa 9,5 miliardi di kg di rifiuti provenienti dai resi siano finiti nelle discariche.

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