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Amazon, Google e X tagliano il personale: ondata di licenziamenti nel tech

La prima lascia a casa centinaia di dipendenti della sua divisione Prime Video e studios. La seconda taglia nell’hardware e assistant. Elon Musk allontana 1.200 lavoratori incaricati di contrastare i contenuti offensivi online. Colpa dell’intelligenza artificiale?

Amazon, Google e X tagliano il personale: ondata di licenziamenti nel tech

Il 2024 inizia con un’ondata di licenziamenti nel settore tecnologico. Amazon e la sua controllata Twitch, Google, X ma anche Walt Disney, Paramount e Unity Software (l’azienda che produce la tecnologia per giochi come Pokemon Go) hanno tutte annunciato tagli al personale.

Dopo anni di crescita costante, quindi, le big tech stanno iniziando a fare i conti con una serie di sfide, tra cui l’aumento dei costi e la concorrenza globale. È probabile che il rallentamento del settore tecnologico continui nei prossimi mesi. Le aziende tecnologiche potrebbero continuare a tagliare i costi e rivedere i loro piani di espansione.

Amazon: licenziati dipendenti Prime Video e Studios

Amazon ha avviato con il licenziamento di centinaia di dipendenti all’interno della sua divisione Prime Video e studios. Mike Hopkins, a capo della divisione video in streaming e studios, ha annunciato i tagli attraverso un’email inviata ai dipendenti. La decisione è stata presa dopo una revisione completa delle attività aziendali nell’ultimo anno, con l’obiettivo di migliorare l’offerta di film, programmi televisivi e sport dal vivo per i clienti globali.

“Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo esaminato quasi tutti gli aspetti della nostra attività con l’obiettivo di migliorare la nostra capacità di offrire ai nostri clienti globali film, programmi televisivi e sport dal vivo ancora più innovativi in un’esperienza di intrattenimento personalizzata e facile da usare. Di conseguenza, abbiamo identificato le opportunità di ridurre o interrompere gli investimenti in alcune aree, aumentando invece gli investimenti e concentrandoci sui contenuti e sulle iniziative di prodotto che hanno un impatto maggiore” si legge nella mail inviata ai dipendenti.

Amazon aveva già effettuato licenziamenti massicci tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, per un totale di oltre 27.000 dipendenti colpiti, come parte degli sforzi dell’amministratore delegato Andy Jassy per ridurre i costi dopo l’espansione durante la pandemia. I precedenti tagli avevano coinvolto la divisione responsabile dell’assistente vocale Alexa. Ora invece è la divisione Prime Video ad essere interessata, principale competitor di Netflix.

Anche Twitch, sempre di proprietà di Amazon, ha annunciato tagli significativi al personale, pari a circa il 35% (circa 500 lavoratori). Una decisione presa in seguito alle preoccupazioni per le perdite finanziarie dell’azienda di live streaming e dell’uscita di diversi dirigenti di alto livello dall’azienda.

Google sfoltisce i reparti

Dopo Amazon, anche Google, controllata di Alphabet , ha annunciato tagli al personale come parte di un programma di riduzione dei costi. L’azienda di Mountain View sta eliminando centinaia di posizioni nei settori dell’hardware e della divisione Assistant.

Secondo Reuters, il gruppo ha annunciato licenziamenti in diverse divisioni, incluso il team di Voice Assistant con centinaia di posti, il team hardware responsabile di Pixel, Nest e Fitbit, dove stanno lasciando anche i co-fondatori di Fitbit James Park ed Eric Friedman, e la maggior parte del team di realtà aumentata (AR). La riduzione coinvolgerà anche centinaia di ruoli nel team centrale di ingegneria di Google.

Questa decisione è parte della strategia di Google di “investire responsabilmente nelle maggiori priorità della azienda e nelle significative opportunità che ci attendono”, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale, considerata una delle nuove aree centrali di business per molte aziende tecnologiche.

“Nel corso della seconda metà del 2023, alcuni dei nostri team hanno apportato modifiche per diventare più efficienti e lavorare meglio, e per allineare le loro risorse alle principali priorità di prodotto. Alcuni team stanno continuando ad apportare questo tipo di modifiche organizzative, che includono l’eliminazione di alcuni ruoli a livello globale”, ha detto a Reuters un portavoce di Google. Un anno fa, Google aveva già annunciato il licenziamento di 12.000 dipendenti, pari al 6% della sua forza lavoro.

X taglia 1.200 dipendenti

Elon Musk e la sua società X (ex Twitter), hanno invece licenziato più di 1.200 dipendenti in tutto il mondo dai team incaricati di contrastare i contenuti offensivi online. Questi dati sono stati resi noti dall’autorità australiana di regolamentazione di Internet, che ha dichiarato che questi “profondi tagli” e il ripristino di migliaia di account vietati hanno contribuito a creare una situazione problematica riguardo alla diffusione di contenuti dannosi.

Negli ultimi mesi, l’autorità di regolamentazione australiana si è concentrata su X, sostenendo che l’acquisizione da parte di Elon Musk coincidesse con un aumento significativo di “tossicità e odio” sulla piattaforma precedentemente nota come Twitter. Attraverso l’utilizzo dell’Online Safety Act australiano, la eSafety Commission ha ottenuto un elenco dettagliato degli ingegneri del software, moderatori di contenuti e altro personale di sicurezza impiegato presso X.

Licenziamenti, colpa dell’intelligenza artificiale?

Attualmente, i tagli di personale assumono una connotazione diversa rispetto a un anno fa, principalmente a causa della crescente presenza dell’Intelligenza Artificiale generativa. L’ansia tra i lavoratori è elevata, soprattutto per coloro che svolgono mansioni creative, suscettibili di essere influenzate dalla proliferazione di questa nuova tecnologia. Ad esempio, Duolingo, nota azienda nel settore dell’apprendimento delle lingue, ha recentemente ridotto del 10% i suoi collaboratori, tra cui traduttori, in parte a causa dell’incremento nell’uso dell’intelligenza artificiale.

Secondo Layoffs.fyi, un portale che monitora le riduzioni di posti di lavoro nel settore tecnologico, lo scorso anno 1.186 aziende del settore hanno eliminato complessivamente oltre 262.600 posti di lavoro.

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