Amazon si scaglia contro i “falsari” delle recensioni. Il colosso dell’e-commerce ha denunciato ai tribunali di Seattle e Washington oltre mille recensori che pubblicavano commenti positivi in cambio di un compenso.
La scorsa settimana il Sunday Times che aveva fatto emergere lo scandalo delle false recensioni a pagamento su Amazon, pubblicando sul Kindle Store un e-book e spingendolo verso l’alto nella vetrina del settore giardinaggio grazie a numerosi commenti positivi di finti acquirenti.
In generale, il caso legato ad Amazon è piuttosto importante poiché non si tratta di semplici “fake reviewers”, ma di recensori che postano recensioni a 5 stelle che per il sito risultano verificate, cioè di utenti che realmente hanno comprato il prodotto.
Come si spiega? L’inganno è perfettamente collaudato. I recensori furbetti fingono di comprare un prodotto e riescono a farsi spedire a casa un pacco vuoto, dimostrando così che la transazione è stata completata. A quel punto per il sistema di Amazon la recensione dell’utente fake sembra reale e quindi degna di essere contrassegnata come verificata.