E’ diventato un caso il piano di riorganizzazione di Alstom in Italia. E “la mobilitazione proclamata dal Coordinamento Nazionale Fim, Fiom e Uilm per cambiare il Piano di riorganizzazione in atto continua per tutta la settimana”,ha annunciato il segretario generale Fim Cisl, Marco Bentivogli.
Le nuove iniziative, ha spiegato il sindacalista, si terranno oggi “a Bologna e a Bari e domani 9 settembre a Roma e a Savigliano. L’Alstom continua a portare avanti un piano di riorganizzazione che penalizza fortemente i lavoratori e crea incertezze sulle prospettive di sviluppo e produzione di prodotti e servizi ferroviari in Italia”.
Secondo Bentivogli, “è ora che Alstom cambi il proprio Piano, assegnando agli stabilimenti italiani il lavoro che deriva dalla commessa sui treni regionali. Inoltre, Alstom deve anche definire quale quota dell’importante commessa Amtrak, del valore di due miliardi di dollari, potrà essere sviluppata in Italia. In ragione di queste due importanti commesse, Alstom si impegni ad annullare i trasferimenti e gli esuberi dei lavoratori e, alla luce dei numeri contenuti, ricollocare nei siti di provenienza le persone coinvolte”.
Negli stabilimenti italiani, conclude il sindacalista, “abbiamo le competenze per produrre i treni in Italia. Il lavoro acquisito grazie alla capacità di progettazione, sviluppo ed esecuzione di prodotti e servizi, che sono patrimonio dei lavoratori italiani di Alstom, vanno utilizzate e valorizzate a pieno”.
Qual è il motivo della contesa? Alstom ha firmato ieri a Roma un nuovo contratto che rafforza la collaborazione con Ntv. Il gruppo di Italo acquisterà quattro nuovi treni Pendolino per l’alta velocità. Il valore della commessa è di circa 450 milioni: 230 milioni per i quattro nuovi Pendolino e relativa manutenzione; 220 milioni per l’estensione della manutenzione per 10 anni per la flotta dei Pendolino. Con i nuovi Pendolino, che si aggiungeranno ai 25 treni Italo (i famosi Agv) già in servizio, la flotta di Ntv salirà nei prossimi anni a quota 37 treni. Da segnalare che anche Italo è stato costruito da Alstom dello stabilimento piemontese in sinergia con gli atri stabilimenti italiani del gruppo.
L’altra commessa cui si riferisce Bentivogli, ben più rilevante, riguarda l’acquisto di 150 nuovi treni regionali chiesti da Trenitalia tramite un accordo di 900 milioni di euro che prevede anche le attività di manutenzione.
Alstom si difende dalle rivendicazioni dei sindacati sostenendo la tesi secondo la quale gli ordini erano stati già preventivati nel piano industriale. Ma la combinazione di commesse italiane e tagli all’occupazione è diventata un caso.