All’Italia il primato dei formaggi strani
Come il caviale, il Casu Marzu viene gustato solo da pochi. Pochi si arrischiano a mangiare il ‘formaggio che cammina’: i pastori sardi per secoli hanno prodotto un pecorino che poi viene lasciato marcire e attrae le mosche. Queste depositano le uova nel formaggio, e quando escono le larve il pecorino formicola di queste creature. Ed è a questo punto che viene ‘gustato’ dagli intrepidi. Bisogna in ogni caso gustarlo sul posto. Un indirizzo? Agugliastra in Lanusei, Sardegna – www.agugliastra.it. Ma ci sono altre sfide casearie: il Milbenkase tedesco è un formaggio molle, quasi uno yoghurt, prodotto con latte caprino o misto caprino-ovino. Cosparso di avena, attrae gli acari della polvere che secernono un enzima rendendolo progressivamente giallo, rosso-marrone e infine nero; a questo punto viene mangiato, acari compresi. E non è finita: c’è il formaggio da latte di Yak, così duro che può rompere i denti. L’airag, da latte di cavalla (Asia centrale), formaggi da alpaca e da asino, il formaggio da lichene in Canada (arricchito da lichene fermentato nelle budella del caribou: per assaggiarlo rivolgersi a: Société d’Orignal, Montreal, Canada).
http://www.news.com.au/travel/travel-ideas/italy-germany-tibet-asia-travelling-the-world-through-cheese/story-e6frfqd9-1226933098237
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