Il mondo è sempre complesso e non facile da comprendere. E lo stesso vale per i mercati finanziari, commenta Hans-Jörg Naumer, Global Head of Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors. I trend che abbiamo osservato, e spesso scoperto, nel corso degli anni nei nostri “Investment Forum”, cui partecipano tutti i Chief Investment Officer di Allianz Global Investors, sono ancora in atto.
L’economia mondiale appare debole, pur proseguendo nel suo percorso di crescita; il debito pubblico risulta stabile nella migliore delle ipotesi o in aumento, come in gran parte delle aree emergenti. Il problema di questa situazione consiste nel fatto che, nei Paesi avanzati, gli elevati livelli di indebitamento raggiunti dal settore pubblico non lasciano spazio all’attuazione di nuove misure di stimolo economico. Gli Stati più indebitati presentano anche i tassi di crescita più contenuti. Solo in ambito di politica monetaria sembra ci siano ancora spazi di manovra: la fase di tassi bassi/negativi in corso ormai da tempo dovrebbe proseguire anche in futuro, indipendentemente dall’inasprimento della Fed. Da una prospettiva globale, nonostante i trend possano essere divergenti, le Banche Centrali seguono tuttora una politica espansiva.
In Asia alcuni trend sono incoraggianti, anche se non abbastanza da guadagnare le prime pagine dei giornali. In Giappone, ad esempio, alla crescita salariale si accompagna un minor tasso di disoccupazione (uno dei benefici dei cambiamenti demografici). Inoltre, non si intravedono segnali di deflazione nelle componenti dei prezzi non legate a materie prime ed energia. I nostri colleghi in Asia guardano con ottimismo anche all’India. Il governo locale è impegnato a tenere sotto controllo la creazione di nuovo debito, a stimolare gli investimenti, anche con capitali esteri, e ad ampliare le infrastrutture digitali. Tale politica è sostenuta dal governatore della Banca Centrale, determinato ad affrontare i temi dell’inflazione e delle sofferenze nel sistema bancario, e a favorire l’afflusso di valuta forte.
Le previsioni di una maggiore volatilità nel nuovo anno sono state confermate. I rischi geopolitici non sono diminuiti e i mercati, mossi dalla liquidità, hanno bisogno di essere sostenuti dai fondamentali. Ora più che mai occorre una gestione attiva. Attiva nella scelta delle diverse asset class, Attiva nella selezione dei singoli titoli (obbligazionari o azionari), Attiva nello sfruttare a proprio vantaggio o evitare del tutto il Beta (la volatilità del mercato), ad esempio tramite strategie alternative.
Ovvero, in sintesi, un approccio “AAA”.
L’allocazione tattica di azioni e obbligazioni
Nonostante le divergenze tra i Paesi avanzati, a livello globale la politica monetaria resta espansiva. La crescita mondiale dovrebbe avvicinarsi al potenziale e si conferma modesta. Di recente, i dati macroeconomici dei Paesi industrializzati hanno evidenziato un indebolimento.
Alcune nuvole che si profilano all’orizzonte riguardano la minore crescita degli utili aziendali, i rischi geopolitici e rischi di liquidità. Dobbiamo aspettarci ancora un’elevata volatilità. Anche i rischi legati al rallentamento in Cina rendono preferibile un’allocazione più difensiva.
Nel quadro di crescita modesta e rendimenti scarsi, i dividendi rimangono una componente fondamentale della performance azionaria complessiva.