Il colosso tedesco Allianz ha accettato di pagare circa 6 miliardi di dollari per chiudere il procedimento delle autorità statunitensi riguardanti i fondi Structured Alpha. La sua controllata Allianz Global Investors, che si occupa di asset management, si dichiarerà colpevole di frode, mentre Gregoire Tournant, l’ex responsabile dei fondi, è stato incriminato per cospirazione, frode e intralcio alla giustizia.
Si chiude dunque con un patteggiamento il contenzioso tra il gruppo assicurativo tedesco e il dipartimento dipartimento di Giustizia americano nato in seguito alle forti perdite subite dagli Structured Alpha Fund a causa delle turbolenze innescata dalla pandemia di Covid nei primi mesi del 2020. Le perdite, in alcuni casi, avevano superato anche l’80%, scatenando le ire dei sottoscrittori – tra cui figurano anche fondi pensione statunitensi – che avevano citato in giudizio Allianz e spinto la Sec (la Consob statunitense), il Dipartimento di Giustizia Usa e anche la Bafin (la Consob tedesca) a indagare sulla vicenda.
Per far fronte alle eventuali spese derivanti dalla vicenda dei fondi di Allianz Global Investors, lo scorso 11 maggio, Allianz aveva annunciato un accantonamento di 1,9 miliardi di euro per il primo trimestre del 2022 che aveva fatto crollare del 755 l’utile netto a quota 669 milioni. Alle risorse messe da parte nei primi tre mesi delll’anno in corso si aggiungono i 3,7 miliardi già accantonati nei conti 2021, per un totale che arriva dunque a 5,6 miliardi di euro. In una nota, il gruppo aveva precisato di puntare a “una rapida fine delle procedure” e di essere “in continue discussioni” con il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti e con la Sec.
Secondo quanto previsto dai termini del patteggiamento, i 6 miliardi di dollari che Allianz sarà costretta a pagare includono una multa di 2,33 miliardi di dollari, la restituzione da 3,24 miliardi di dollari e una confisca da 463 milioni di dollari.