Due milioni di clienti, con un tasso di fedeltà del 97% (e di soddisfazione cresciuto dall’1,7% del 2014 all’attuale 17%), solvibilità al 292% e raccolta di premi che tocca quasi i 5 miliardi di euro, ponendo la compagnia al quinto posto del mercato italiano per volume premi e al quarto per attivi, a 39 miliardi. Sono numeri importanti quelli di Alleanza, proprio come la vista su Milano dal 40esimo piano della Torre Hadid Generali, dove l’amministratore delegato Daniele Passero ha tenuto la conferenza stampa per i 120 anni dalla fondazione: “Siamo i primi ad esserci insediati qui, e questa è la prima conferenza stampa al 40esimo ed ultimo piano del grattacielo”, da qualche mese di proprietà di Generali, così come la compagnia assicurativa fondata a Genova nel 1898 e ora controllata al 100% dal Leone.
“Grazie a quattro anni di crescita costante – ha detto Passero – siamo passati dal nono al quinto posto delle imprese Vita italiane”. Solo la raccolta di nuova produzione è salita del 34,2% dal 2014 (in controtendenza con un mercato che ha segnato il passo col -12,2%), quando è stata di 1,7 miliardi, a fronte dei 2,2 miliardi del 2017, record storico per la compagnia che vive un felice paradosso: nata sul modello popolare all’inglese e capillarmente presente sul territorio con 15mila consulenti e 1.200 punti operativi, Alleanza è la prima rete assicurativa in Europa per digitalizzazione. “Oggi tre contratti su quattro sono in digitale”, spiega l’amministratore delegato. “Come si sposa questo con la rete di consulenza a domicilio? I nostri agenti vanno a casa dei clienti col tablet, e li accompagnano nella navigazione”.
Oltre alla digitalizzazione, Alleanza sta anche puntando su un business rinnovato: l’80% della produzione è ibrida e va oltre il mestiere tipicamente assicurativo, allargando alla consulenza ad alto valore e adeguando l’attività alla nuova normativa europea IDD, che vuole rendere il cliente sempre più consapevole e impone alle compagnie più trasparenza e di rendere sempre disponibili le informazioni rilevanti, anche tramite i canali digitali. E poi c’è la partita della previdenza integrativa, che vede già Alleanza tra i leader col 15% della quota di mercato, e della Protezione Vita, ambito nel quale la compagnia ha raccolto oltre 80 milioni di euro, con una crescita del 50% dal 2014 al 2017.
“La frontiera sulla quale vogliamo puntare più specificamente- ha raccontato Passero, anticipando alcuni punti del piano che sarà presentato a novembre – è quella della protezione salute. La salute è un ambito nel quale gli italiani sono ampiamente sottoassicurati, quindi c’è un vero e proprio bisogno sociale”. I dati dicono che solo un italiano su 10 ha la copertura sanitaria privata, a fronte di una spesa di 36 miliardi nel 2017 per le famiglie (+11% sull’anno precedente), di 150 milioni di prestazioni sanitarie erogate e di 9 milioni di ricoveri in strutture ospedaliere.
Da qui il lancio dell’ultimo prodotto, “Semplice come Alleanza”, inaugurato meno di due mesi fa e già capace di una raccolta di 3,5 milioni con 8.000 contratti stipulati. Il prodotto si basa su quattro chiare soluzioni di protezione: lesioni da infortunio o malattia, interventi chirurgici, salute dei minori e stabilizzazione del reddito. Per quanto riguarda il costo, si parte da un minimo di 15 euro al mese. “Poco più di un abbonamento a Netflix e molto meno di un abbonamento a Sky: ecco perché contiamo che questa formula possa diventare popolare. Ma l’aspetto importante, oltre all’accessibilità, è la certezza del risarcimento. Solitamente è molto lungo e complicato ottenere il rimborso della spesa, in questo caso invece è stabilita nel contratto, a seconda della soluzione offerta”.
Così, scegliendo ad esempio solo la copertura per le lesioni fisiche con un premio mensile da 15 euro, con il pacchetto Large il capitale assicurato è di 100.000 euro, e per esempio in casa di frattura scomposta alla gamba l’indennizzo è di 5.000 euro. A questo sono accompagnati servizi di assistenza, come il fisioterapista o infermiere a domicilio, la consulenza medico/pediatrica telefonica, baby sitter in caso di ricovero del genitore, etc.
E per festeggiare i 120 anni ci sarà anche un evento, pensato appunto per le famiglie e per i bambini: sabato 29 settembre, in contemporanea in 120 piazze italiane, 15.000 bambini parteciperanno al programma Ora di Futuro, un’azione di solidarietà a favore dei bimbi meno fortunati, in collaborazione con la onlus Albero della Vita. “In queste piazze alle ore 17 – ha raccontato Passero – sarà composta una coreografia lunga 8.926 km: ogni piazza comporrà la forma di una lettera, e l’insieme delle 120 lettere formerà la frase che noi chiameremo ‘superlunghissima’, con tanto di hashtag sui social”. L’hashtag sarà #lafrasesuperlunghissima e conta di diventare trend topic: “Ma non sarà facile: quel giorni ci sono Roma-Lazio e Juventus-Napoli”.