Piove sempre, è proprio il caso di dirlo, sul bagnato. Non c’è pace per l’Ilva di Taranto sulla quale, dopo scandali, arresti e inchieste, si è abbattuta oggi anche una tromba d’aria, che ha provocato il crollo di un capannone all’imbarco prodotti, la torre faro e il Camino delle batterie uno e tre (come riferito dalla stessa azienda). Diversi, al momento, i feriti, mentre un operaio risulta disperso.
“Lo stabilimento sta mettendo in atto tutte le procedure che in questi casi di emergenza generale vengono adottate – si legge nel comunicato diffuso dall’Ilva -gli impianti sono, come da procedura d’emergenza generale, presidiati”, ma non ci sono evacuazioni.
Ma l’ondata di maltempo che si sta abbattendo in queste ore sull’Italia non si è fermata solo a Taranto, provocando allerte ovunque. Particolarmente critica la situazione in Toscana, dove già due settimane fa l’alluvione aveva provocato 4 morti e danni per milioni di euro. Problemi gravi soprattutto a Carrara, dove sono state evaquate almeno venti persone, per via dell’esondazione del torrente Carriore. La situazione è complessa anche nel resto della regione e nel grossetano, la zona più colpita dall’alluvione di 15 giorni fa
Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, è rientrato da Bruxelles per raggiungere le zone colpite dalle esondazioni: “Al governo ripetiamo che abbiamo bisogno di aiuto”.
E’ allerta in Liguria, dove piove ininterrottamente da ieri sera, a La Spezia, e lungo tutta l’area costiera. Problemi anche nel Lazio, con alberi caduti, piogge intense, vento forte nella Capitale e mareggiate a Ostia e nel litorale a Sud di Roma. Piogge e vento anche in Sicilia, Sardegna e Campania, mentre a Venezia l’alta marea rimane inferiore alle attese.