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Allarme Italia: crolla la Borsa (-3,7%) e lo spread va a quota 570 con tassi sul Btp a 7,25%

LA CAPORETTO DEI BTP: 7,243%, SPREAD A 557
MILANO- 3,7%  (TRASCINA IN ROSSO UE E USA)

La Borsa di Milano limita, si fa per dire, la caduta a -3,7% poco sopra la barriera dei 15 punti (Ftse/Mib 15.071). La frana di Piazza Affari trascina con sè gli altri listini: Parigi e Francoforte perdono oltre il 2% . Non va meglio ai listini d’oltre Oceano: l’indice Dow Jones perde il 2,3%, l’indice S&P500 il 2,5% ed il Nasdaq il 2,6%.

Ma a sottolineare il dramma della giornata più difficile nella storia della finanza italiana almeno dalla metà degli anni Settanta, c’è la parabola terrificante dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp decennale, in calo nei primi scambi di stamattina, è salito al 7,24% (+57 punti base rispetto a ieri) mentre lo spread con il Bund tedesco (rendimento a 1,7% in calo di 6 punti base) resta a livelli prima d’ora inimmaginabili a quota 557. Una voragine contrastata dalla Bce che tiene a far sapere di aver acquistato “volumi importanti” di titoli italiani, dai due ai dieci anni.

Il segnale in arrivo dai mercati non può essere frainteso: le annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi non hanno accontentato gli investitori che, al pari dei partiti di opposizione, chiedono a gran voce la costituzione di un governo di unità nazionale. L’opzione non è gradita al premier, che punta piuttosto alle elezioni anticipate. Di qui un conflitto traumatico, in cui si inseriscono novità tecniche (la Cassa di Compensazione e di Garanzia ha comunicato oggi di aver alzato i margini sui titoli di stato italiani, in linea con quanto deciso da Lch Clearnet), o politiche, a partire dalla missione degli ispettori del Fondo Monetario, ieri al ministero del Tesoro. L’euro perde terreno e scivola a 1,361 da 1,382 di stamattina contro il dollaro, siamo sui minimi dell’ultimo mese.

Il petrolio arretra dopo cinque giorni di sostenuti rialzi, il greggio tipo Wti scende dell’1,8% a 95,1 dollari il barile.

Solo Pirelli & C – 0,08% dopo aver presentato conti eccellenti ed un business plan assai ambizioso concentrato sull’economia mondo (molta Asia e Sud America, poca Italia) sfugge alla grande mattanza. Per il resto, il paniere delle Big Cap è pieno di macerie. A Milano affondano le banche ma i titoli peggiori sono Mediaset, addirittura -12,04%, Lottomatica -7,62,% ed Atlantia -6,22%. Unicredit perde il 6,81%, segue a ruota Bpm -6,11%. Intesa è sotto del 4,25%, Mediobanca del 4,29%. Banco Popolare perde il 5,31%, limita alla fine i danni Banca Popolare dell’Emilia Romagna -1,88%, ma non Ubi Banca -5,86%. Telecom Italia arretra del 4,5% Eni chiude a -1,88%, Enel -5,35%, Fiat -5,07%.

I future sugli indici di Wall Street sono in forte ribasso a causa dell’incertezza politica in cui versa l’Italia: i contratti sui tre principali indici segnano cali attorno all’1,7%. Le sorti del nostro Paese dettano l’andamento dei mercati: le annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi non convincono gli investitori che, al pari dei partiti di opposizione, chiedono a gran voce la costituzione di un governo di unità nazionale. L’opzione non è gradita al premier, che punta piuttosto alle elezioni anticipate. L’effetto sfiducia sull’Italia è drammaticamente evidente sui titoli di Stato. Il rendimento del Btp decennale, in calo nei primi scambi di stamattina, è schizzato al rialzo al 7,25% (+58 punti punti base rispetto a ieri) e lo spread con il Bund tedesco (rendimento a 1,7% in calo di 6 punti base) resta a livelli prima d’ora inimmaginabili a quota 560. La Reuters riporta che la Banca Centrale Europea sta comprando “volumi importanti” di Btp italiani con scadenza tra due e dieci anni.

L’euro perde terreno e scivola a 1,3645 da 1,382 di stamattina contro il dollaro. Il biglietto verde si rafforza nei confronti di un paniere di sei monete internazionali, il dollar index sale dell’1,2%. Il petrolio prende fiato dopo cinque giorni di sostenuti rialzi, il greggio tipo Wti scende dell’1,4% a 95,4 dollari il barile. Titoli da monitorare: Adobe Systems -11% a Francoforte dopo aver rivisto al ribasso gli obiettivi di utile. Yahoo! +2% nel preborsa. Alibaba Group Holding e Softbank, starebbero trattando con alcuni fondi di private equity per acquistare tutta Yahoo!

La Borsa degli Stati Uniti si inabissa e la spinta al ribasso arriva dall’Italia, le incertezze sulla situazione politica a Roma stanno provocando il panico su tutti i mercati finanziari del mondo e non risparmiano Wall Street. L’indice Dow Jones perde il 2,3%, l’indice S&P500 il 2,5% ed il Nasdaq il 2,6%. A Milano l’indice Ftse Mib è sui minimi da avvio seduta e tratta a 14950 punti, in ribasso del 4,5%. Sul mercato delle obbligazioni governative, il rendimento del Btp italiano sale di 52 punti base a 7,23%, il differenziale con il bund tedesco (1,69% -10 punti base) è a 554 punti base.

A Wall Street le vendite colpiscono soprattutto le banche e le società finanziarie. Citigroup -4,5%, Bank of America -3%, Morgan Stanley -6%. Altri titoli. Adobe Systems -12%. La società del software ha rivisto al ribasso gli obiettivi di utile. Yahoo! si muove poco e segna un calo dello 0,1%. Secondo indiscrezioni, Alibaba Group Holding e Softbank starebbero trattando con alcuni fondi di private equity per acquistare tutta Yahoo! General Motors perde il 6% dopo la pubblicazione dei dati del terzo trimestre e l’abbandono del target di un bilancio in pareggio operativo per le attività europee (Opel).

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Categories: Finanza e Mercati