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Alitalia: Toto (ex AirOne) pronto a rilevare il 30%

FIRSTonline

Dopo i passi indietro di EasyJet e Atlantia, si apre una nuova pista per il salvataggio di Alitalia. A fine marzo, quando il ministro Luigi Di Maio si è recato in viaggio negli Stati Uniti, sono iniziati i contatti fra il Governo e Riccardo Toto, ex patron di AirOne, compagnia poi confluita nell’Alitalia tutta italiana voluta da Silvio Berlusconi. Non solo: Toto nel 2011 rilevò un’altra compagnia aerea, Livingstone, che smise di volare nel 2014 e fallì nel 2015. Sempre nel 2011 Toto ricomprò dai Benetton una quota della A24, l’Autostrada dei Parchi abruzzese, diventandone principale concessionario con il 60%.

A condurre la trattativa è in prima persona il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, che ormai ha trasformato la questione in una sorta di battaglia personale. Del resto, per l’Esecutivo è impensabile lasciar fallire la compagnia di bandiera a un passo dalle elezioni europee. Nelle intenzioni di Di Maio, la partita dovrebbe chiudersi entro martedì prossimo, la data concordata con i commissari di Alitalia.

Fin qui, il progetto per il futuro assetto azionario della compagnia prevede una quota di controllo in mano allo Stato (il 30% a Ferrovie e il 15% direttamente al Tesoro), più un altro 15% all’americana Delta (interessata soprattutto a non perdere le rotte intercontinentali condivise). La società statunitense si sta facendo garante anche di una partecipazione di China Easter, anche se da Pechino frenano molto su questo coinvolgimento. Se alla fine i cinesi si facessero indietro, rimarrebbe scoperto un altro 40% del capitale di Alitalia. Una piccola parte di questa quota andrebbe a un Fondo italiano specializzato nel recupero di società in difficoltà, “Quattro R” (primo socio Cdp). Il resto (dal 20 al 30%, a seconda della presenza o meno dei cinesi) verrebbe assegnato appunto alla famiglia Toto, che investirebbe intorno ai 250 milioni di euro.

Non è da escludere che per definire nel dettaglio questo piano possa essere chiesto in questi giorni ai tre commissari (Gianfranco Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari) una proroga di un altro mese, quindi fino a maggio, per presentare l’offerta formale, dar vita alla Newco e tentare l’ennesimo salvataggio di Alitalia. ;\lsdp

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