“Abbiamo deciso di interrompere il confronto con Alitalia sulle proposte che ci ha avanzato in merito al rinnovo del contratto nazionale”. Lo scrivono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo in una lettera inviata ai Ministri Delrio, Calenda e Poletti e per conoscenza ad Alitalia, chiedendo “una convocazione, indispensabile ed urgente, da parte del governo, pur assolutamente consapevoli del ruolo che può assolvere, per illustrare la nostra posizione di allarme e per valutare ogni iniziativa”.
“Questo stato di incertezza non mette il sindacato nelle migliori condizioni per contribuire al processo di risanamento dell’azienda che senza la valorizzazione e partecipazione dei lavoratori non è realizzabile”, afferma il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.
“Dopo due anni di gestione, rendersi conto da parte di Etihad che le alleanze con Air France KLM e Delta limitano lo sviluppo delle rotte e che Alitalia paga leasing con costi fuori mercato, ci lascia basiti”, sottolinea il sindacalista. “Del progetto di sviluppare il lungo raggio non si è visto nulla e anzi alcune rotte sono state tagliate e ad altre ridotte nelle frequenze, e con preoccupazione notiamo che la Rio in particolare e la Bogotà, rotta nei programmi di Alitalia di questo anno, sono entrate nell’accordo code sharing tra Etihad e Lufthansa, con il rischio che tale traffico non passi neanche più da Fiumicino. Inoltre in questi due anni non si contano gli sprechi di denaro, tra cui, a solo titolo di esempio, il cambio delle divise, gli interventi di restyling degli interni degli aerei poi buttati via dopo pochi mesi, la manutenzione ad Abu Dhabi ed i corsi per 7.000 persone portate là”.