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Alitalia punta al 49% di Air Malta

Alitalia ha firmato con Air Malta e con il Governo maltese un memorandum di Intesa per avviare un processo di analisi in vista della “possibile acquisizione” di una quota del 49% della compagnia aerea maltese. Lo riferisce una nota.

“Italia e Malta – ha commentato Cramer Ball, amministratore delegato di Alitalia – condividono forti legami culturali e commerciali e questo memorandum è un primo, importante, passo. Prenderemo però una decisione solo al termine di un’analisi approfondita in vista di un possibile accordo. Vogliamo inoltre fermamente rimarcare che un’eventuale intesa con Air Malta non pregiudicherà il buon andamento del nostro piano triennale di rilancio o la nostra posizione finanziaria. Fino a nuovi annunci, proseguiremo con il nostro lavoro. Siamo sulla buona strada per tornare in utile entro il 2017 e dobbiamo quindi guardare avanti per iniziare a progettare il futuro”.

Ball spiega che Alitalia ha deciso “di analizzare, in modo approfondito, se Air Malta possa contribuire alla crescita strategica dell’azienda e, in particolare, se e in che modo i network delle due compagnie possano completarsi in alcuni mercati come, ad esempio, quello del Sud Italia. Il futuro dell’aviazione commerciale si muove nella direzione del consolidamento e, se vogliamo avere successo, dobbiamo cogliere quelle opportunità che ci consentono di assicurare un’offerta più ampia ai nostri clienti”.

Secondo Zammit Lewis, ministro del Turismo di Malta, questo “è solo il primo passo di questo percorso e c’è ancora molta strada da fare. La firma del memorandum con Alitalia significa che cesseremo le trattative con altre compagnie aeree e che abbiamo avviato discussioni dettagliate con la compagnia italiana”.

Air Malta, che è al 100% pubblica e ha una decina di aerei in flotta, collega Malta a 35 destinazioni in Europa e nel Mediterraneo. Grazie ai suoi partner (Aeroflot, Air France, Emirates, Etihad, Lufthansa, Meridiana, Turkish Airlines) ha collegamenti con il Nord America e il Medio Oriente. La compagnia ha registrato nell’ultimo esercizio (chiuso a marzo 2015) una perdita netta pari a 16 milioni di euro, in linea con l’anno precedente malgrado l’impatto negativo della chiusura del collegamento con la Libia e della riduzione dei passeggeri dalla Russia. A fine 2015 la compagnia prevedeva per l’anno in corso (chiuso al 31 marzo 2016) una perdita di circa 4 milioni. Nel giugno 2012 la compagnia aveva concordato con la Commissione europea un piano di ristrutturazione per il periodo 2012-2016 che prevedeva, rispetto alla perdita di 78 milioni registrata nel 2011, il ritorno al break even nel 2015 e un utile nominale nel 2016.

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