Colpo di coda quello di Alitalia. La compagnia aerea italiana ha presentato stamattina ai sindacati (Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti) un progetto di contenimento del costo del lavoro che prevede 690 esuberi, con il ricorso alla cassa integrazione, per un risparmio di 30 milioni di euro. I tagli sul lavoro riguarderebbero l’area manutenzione (90), gli assistenti di volo (300) e il personale di terra (300).
Tutti i sindacati hanno manifestato al management di Alitalia la loro contrarietà a ulteriori sacrifici e rimandato qualsiasi decisione ad un ulteriore incontro. Nessuna data è ancora stata fissata ma si parla di una possibile riunione già la prossima settimana.
“Chiediamo al Governo e ai vertici di Alitalia di riferire immediatamente alla Camera sui dettagli del piano industriale che prevede ulteriori 690 esuberi”, ha dichiarato il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta. “L’annunciato Piano nazionale degli aeroporti”, ha proseguito Meta, “potrebbe contribuire a riordinare un sistema dove fino ad oggi abbiamo assistito alla guerra tra scali che ha fatto carne da macello dei lavoratori”.